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Si dice che la formazione del carattere sia il compito più importante mai affidato agli esseri umani. Nell’ora che segue esploreremo sia il nostro privilegio sia la nostra responsabilità nell’assomigliare caratterialmente a Cristo. State con noi in questo momento importante per il rinnovamento personale in cui il pastore Stephen Wallace ci porterà “Di gloria in gloria”.

Buonasera, amici, di nuovo. Bentornati. Grazie per essere qui. Abbiamo di nuovo esaurito il tempo, perciò dovremo aggiungere una parte due a questo studio intitolato “L’Eterno nostra Giustizia” (Ger 23:6) Non ce la faccio a saltare il materiale che non abbiamo fatto. Quindi, per favore, rimanete con me e concentriamoci su questa verità vitale, verità protettrice che ci manterrà lontani dalla trappola mortale del legalismo, dell’arroganza, in cui tutti noi siamo, oh, così inclini a cadere. La verità vi farà liberi (Gv 8:32) Ma miei cari amici, non possiamo sperimentare il potere liberatorio della verità a meno che non studiamo e lo riceviamo sotto l’influenza dello Spirito di Verità. Per favore sappiatelo. Né posso presentare in modo corretto la verità a meno che non abbia l’aiuto dello Spirito di Verità. Quindi abbiamo bisogno, come di consueto, di iniziare questo studio in ginocchio, pregando per noi stessi e per gli altri. Lo facciamo?

Padre nei Cieli, ancora una volta nel nome di Gesù l’Eterno nostra giustizia, veniamo alla Tua presenza eternamente grati per l’Intercessore. Come abbiamo appena imparato, le nostre preghiere -persino quelle mosse dallo Spirito, motivate dall’amore- che passano attraverso questo canale corrotto di umanità sono così rovinate che a meno che non siano purificate dal sangue non potranno mai essere accettate da Te. Siamo così grati di riconoscere questo, che Tu hai dato come intercessore e ministro del nostro Salvatore Tuo Figlio, Gesù Cristo. Signore Gesù, Ti ringraziamo di accogliere le nostre preghiere e purificarle con il Tuo sangue, e aggiungerci la Tua giustizia. Ed esse arrivano a Dio sante e completamente accettabili. E Lui puù garantire le nostre richieste in virtù della Tua virtù, non della nostra. In virtù della Tua giustizia, non della nostra. E Padre, fiduciosi che vedi noi come siamo in Cristo, e che ci tratti come Lui merita, Ti chiediamo ancora una volta di benedirci con la discesa dello Spirito Santo. Per favore, Signore Dio, sai come ho disperatamente bisogno di quello Spirito. Non posso proclamare la verità con chiarezza, accuratezza, con forza o con bellezza, a meno che Tu non compi un miracolo, e accondiscendi a usarmi, anche se sono un veicolo terreno. Per favore prendi pieno possesso di me: corpo, mente e spirito. Sono tuo per creazione, per redenzione e per mia scelta. Tu hai ogni diritto di usarmi, prego solo che Tu mi veda adatto a farlo. E lasica che sia il tuo messaggero, Ti prego. Lascia che parli per conto Tuo, e solo della verità. E quello che vorrai dire attraverso di me possa trovare menti e cuori ricettivi, volontà sottomesse, in modo che possa trasformare le vite. Questa è la nostra preghiera nel nome di Gesù. Amen.

Siamo arrivati,ad ogni modo, in cima a pag. 33 nel nostro ultimo studio. Abbiamo condiviso un’affermazione notevole che riguardava la contaminazione dei nostri atti di obbedienza e della nostra adorazione come veri credenti persino quando sono rafforzati dallo Spirito, motivati dall’amore. E cos’è che da solo rende le nostre offerte accettabili? E’ la purificazione dell’Intercessore. Lui le purifica con il Suo sangue e vi aggiunge la Sua giustizia. Allora, e solo allora, esse diventano accettabili davanti a Dio. Ma per favore sappiate che la purificazione non è fatta al fine di diventare meritoria. Ho sentito un “amen”? (Amen) La purificazione è portata a termine così che possa diventare accettabile come offerta di ringraziamento. Questo l’abbiamo visto, spero, anche se abbiamo dovuto leggere in fretta il parallelo biblico di quella verità in Esodo 28. Guardate il versetto 38.

Dopo aver parlato di questo, questo sigillo,che cosa aveva inciso? SANTITA‘ ALL‘ETERNO. E dove sarà indossato? Sulla fronte. Qual è il simbolismo e il significato di tutto ciò? Questo è un simbolo del carattere infinitamente perfetto del Sommo Sacerdote, Gesù Cristo. Mi seguite? E indossandolo, che cosa è in grado di fare? Versetto 38: “Così starà sulla fronte di Aronne, e Aronne porterà la colpa associata alle cose sante presentate dai figli d’Israele, in ogni genere di offerte sacre”. In altre parole, c’è un fattore di peccato persino nelle nostre offerte sacre con il quale dobbiamo confrontarci. E solo una volta che viene trattato dal Sommo Sacerdote allora verrà accettato. Ecco perché si prosegue dicendo: “Essa sarà continuamente sulla sua fronte per renderli graditi davanti all’Eterno”. Che cosa devono essere graditi? I doni sacri. Ma sono resi accettabili in virtù della santità del nostro Sommo Sacerdote. E’ chiaro, amici miei? Prego che sia chiaro.

Di nuovo, l’affermazione su cui ci siamo soffermati prima, ma voglio che la consideriate in questo contesto: Review and Herald, 16 giugno 1896: “Attraverso il misterioso piano di redenzione, viene data la grazia, così che l’opera imperfetta dell’agente umano possa essere accettata nel nome di Gesù nostro Avvocato”. Ho sentito un “amen”? (Amen) Lodo Dio per questo, fratelli e sorelle. Questo fa molto bene al cuore dell’uomo, perché sono penosamente consapevole che anche il mio meglio, il mio meglio rafforzato dallo Spirito, motivato dall’amore, sia imperfetto e insufficiente. Mi seguite su questo? E se non sapessi che Gesù è lì pronto a purificarlo col Suo sangue e aggiungerci la Sua giustizia, non avrei speranza che venisse accettato da Dio come offerta d’amore, come offerta di ringraziamento. Ma io sono così grato che Lui è lì per renderlo accettabile. Ma miei cari amici, quella verità, e tenetelo sempre a mente, ci terrà sempre fuori dall’abisso del legalismo, vero?

Ma c’è un’altra verità che è ugualmente importante da tenere sempre in mente, per tenerci fuori dall’abisso della grazia a buon mercato, dell’antinomianesimo… e qual è? Review and Herald, 3 settembre 1901: “Dio non accetterà un servizio religioso volontariamente imperfetto”. Oh, avete sentito? Quando facciamo del nostro meglio, è come? Ancora imperfetto, ma Dio lo accetta. Ma Egli lo accetterà se non abbiamo fatto del nostro meglio? Se è volontariamente imperfetto, lo può accettare? No, non può. Vedete come questo ci mantiene fuori dall’abisso? E’ chiaro? Dio non accetterà un servizio religioso volontariamente imperfetto.

E allora, torniamo alla verità d’importanza vitale. Di nuovo, Review and Herald, 3 settembre 1901: “…la giustizia senza imperfezione si può ottenere solo attraverso” cosa? “La giustizia imputata di Cristo”. La giustizia rivelata di Cristo è rovinata, passando attraverso il canale corrotto dell’umanità, si contamina. Quindi, qual è l’unico modo che abbiamo per avere una giustizia senza imperfezione? Attraverso cosa? La giustizia imputata di Cristo. La giustizia imputata di Cristo.

Torniamo alla nostra illustrazione del sole e della luna. Quando noi, per grazia di Dio, per amore di Cristo, col potere dello Spirito Santo, diventiamo lune piene, e quando noi, in altre parole, viviamo con tutta la luce che abbiamo, riflettendola al massimo delle nostre capacità, siamo accettati alla vista di Dio sulla base del nostro pallido riflesso? No. Su quale base siamo accettati allora? Sulla base dell’essere eclissati dal Sole di Giustizia. Ho sentito un “amen”? (Amen) Sulal base del fatto che siamo cosa? Eclissati dal Sole di Giustizia. Lodiamo Dio che sceglie di non guardare il pallido riflesso persino delle lune piene. Sceglie di guardare suo Figlio, che ci rappresenta davanti a Lui. Amen? E che cosa vede? Vede un pallido riflesso? No. Che cosa vede? Vede la brillantezzad ella Sua gloria che brilla in Gesù, il nostro Rappresentante davanti a Lui. Ringraziamo Dio per il nostro Rappresentante. Ho sentito un “amen”? (Amen) Ringraziamo Dio, fratelli, sorelle, che abbiamo un Rappresentante infinitamente giusto e glorioso davanti al Padre.

2 Corinzi 5:21: “Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio” dove? “In Lui”. In Lui, l’unico posto dove avrete infinita giustizia, la giustizia di Dio. Amo questa affermazione, La Speranza dell’Uomo, pagina 264: Gesù sta parlando a noi: “Se mi riconoscerete davanti agli uomini, anch’io vi riconoscerò davanti al Padre… Io sarò il vostro rappresentante in cielo. Il Padre non scorgerà le imperfezioni del vostro carattere, perché sarete rivestiti della mia perfezione”. Miei cari amici, questo dovrebbe riempirci di gioia. Prego che questo vi rallegri il cuore. Lo amo. “Se mi riconoscerete davanti agli uomini, anch’io vi riconoscerò davanti al Padre… Io sarò il vostro rappresentante in cielo. Il Padre non scorgerà le imperfezioni del vostro carattere, perché sarete rivestiti della mia perfezione”. Ma per favore, notate, per favore, notate che se Gesù ci rappresenterà davanti al Padre, dobbiamo rappresentarLo davanti agli uomini. Ho sentito un “amen”? (Amen) Se Gesù ci riconoscerà davanti al Padre, noi dobbiamo riconoscerlo davanti agli uomini, è questo l’accordo. Sentitelo: “Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre” (Mt 10:32).

Amici, sono colpito dal condividere con voi qui quello che all’inizio non avevo pianificato di condividere. Aprite con me Apocalisse, capitolo 3. E vorrei che notaste qualcosa di davvero significativo. Apocalisse, capitolo 3, il messaggio alla chiesa di Laodicea, versetto 14, dove inizia. “E all’angelo della chiesa in Laodicea scrivi: queste cose dice l’Amen, il Testimone fedele e verace il Principio della creazione di Dio: Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! Così, perché sei” cosa? “tiepido e non sei né freddo né caldo, io” cosa? “Sto per vomitarti dalla mia bocca”. Io cosa? “Sto per vomitarti dalla mia bocca”. Che cosa sta dicendo qui? Miei cari amici, sta dicendo che se continuiamo a rappresentarlo scorrettamente e non lo riconosciamo davanti agli uomini, non potrà più rappresentarci e riconoscerci davanti al Padre. Ecco perché ci vomiterà dalla Sua bocca. Per favore, notate nel capitolo 3:5 quando parla della chiesa di Sardi, cosa dice? “Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma” cosa? “confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli”. Perché confessa la Chiesa di Sardi? Perché loro confessano Lui. Lo rappresentano, perciò Lui rappresenta loro. Ma miei cari amici, la cosa che ci deve far riflettere è renderci conto che non riusciamo a rappresentarLo in modo corretto e confessarLo come dovremmo. E a meno che non cambiamo, che cosa dovrà fare? Vomitarci dalla Sua bocca. Dovrà smettere di confessarci davanti al Padre, e allora saremo senza speranza. Avete sentito cosa stiamo dicendo? Per favore, per favore, prendete questa cosa molto seriamente e pensateci.

Torniamo al nostro studio. Se noi Lo confessiamo, Lui confessa noi. Se noi Lo rappresentiamo, Lui rappresenta noi. E il Padre sceglie di vederci, non per ciò che siamo, ma perché siamo in Lui. E noi, come lune piene, siamo pienamente eclissati dal “Sole”. Salmi 84:11: “Poiché l’Eterno Dio è sole e scudo, l’Eterno darà grazia e gloria”. Grazia e gloria. Lui imputa la Sua gloria a noi davanti al Padre, e impartisce la Sua gloria in noi con lo Spirito. Review and Herald, 4 luglio 1912: “In Lui troviamo tutte le eccellenze necessarie per l’assoluta perfezione del carattere”. Abbiamo bisogno dell’assoluta perfezione del carattere? …per soddisfare lo standard assoluto della giustizia? Sì. Dove la troviamo? In Lui. Colossesi 2:9 e seguenti: “Poiché in Lui abita” come? “corporalmente tutta la pienezza della Deità”. Ecco perché ha la giustizia di Dio. “…in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità…”. Versetto 10: “E voi avete ricevuto la pienezza” dove? “in Lui…” essendo egli il capo di ogni principato e potestà”. Ma per favore notate che se saremo completi in Lui, allora Lui opererà in noi. E cosa farà in noi? Versetto 11: “In Lui siete anche stati” cosa? “circoncisi… di una circoncisione fatta senza mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, mediante lo spogliamento del corpo dei peccati della carne”.

Lavorate con me su questo, miei cari amici. Per favore cercate di capire che questo è ciò che la Bibbia chiama la circoncisione di cosa? Del cuore. Questa è la circoncisione spirituale. L’antica circoncisione che veniva praticata dal popolo di Dio eletto è solo un tipo di questa. Dobbiamo sperimentare ora la circoncisione anti-tipica, che è la circoncisione di cosa? Del cuore. E qual è la circoncisione del cuore? E’ l’eliminazione dei nostri pensieri e sentimenti e sopratuttto….di tutti i nostri attaccamenti alla lussuria della carne. Avete capito? Questa è la circoncisione del cuore. Capite, se esaltiamo…se cosa? Se esaltiamo il peccato…anche se solo a livello della nostra vita immaginaria, della nostra immaginazione, fantasia, rimaniamo attaccati al peccato. E se rimaniamo attaccati o esaltiamo il peccato, miei cari amici, non abbiamo nessun diritto legittimo -sentitemi- di essere rivestiti della giustizia di Cristo. Ora, questo è un concetto cruciale da capire. Se esaltiamo il peccato conosciuto, se rimaniamo attaccati al peccato conosciuto, non siamo sotto il potere di Cristo. E se non siamo sotto il potere di Cristo, non siamo rivestiti della giustizia di Cristo. Ora, devo chiarire tutto questo. Ed ecco perché non potevo tagliar corto su questo studio. Per favore, lavorate con me su questo.

La circoncisione del cuore viene fatta dallo Spirito Santo usando l’azione della spada dello Spirito, la Parola di Dio (Eb 4:12). E per il potere dello Spirito Santo siamo in grado, per amore di Cristo e per il potere dello Spirito Santo, di scegliere di rifiutare di indulgere in desideri peccaminosi, agli appetiti e alle passioni persino a livello dei nostri cosa? Pensieri. Questa è la formazione del carattere. Perché cos’è il carattere? Sono i nostri pensieri e sentimenti insieme (5T 310.1). Miei cari amici, per favore cercate di capire che cosa significa essere trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente (Rom 12:2). Dobbiamo smettere, persino a livello dei nostri pensieri di indulgere verso i nostri desideri sbagliati, e pensieri sbagliati e sentimenti sbagliati. Questa è la circoncisione del cuore. E coloro che sono completi in Cristo saranno nel processo di essere circoncisi nei nostri cuori. Ed è imperativo, miei cari amici, per favore, ascoltatemi… E’ imperativo che questo processo sia completo, perché capite che se rimaniamo attaccati al peccato, se rimaniamo attaccati al peccato, questo potrà e neutralizzerà il potere del vangelo nelle nostre vite. Per favore, devo parlarvi in modo diretto al riguardo. Non potete esaltare il peccato e essere in una sana relazione con Gesù Cristo. Ve lo sto dicendo perché vi voglio bene. Non potete esaltare il peccato e essere in una relazione di salvezza con Gesù Cristo, miei cari amici. Dovete, per amore di Cristo, permetterGli di tagliare ogni attaccamento al peccato conosciuto, per favore..per favore.

Selected Messages (Messaggi Scelti), volume 1, pagina 213: “Non c’è salvezza né quiete né giustificazione nella trasgressione della leggge. L’uomo non può sperare di essere innocente davanti a Dio, e essere in pace con Lui attraverso i meriti di Cristo, se persevera nel peccato. Deve smettere di trasgredire, e diventare leale e vero”. Ho sentito un “amen”? (Amen)

Capite, prendiamo le Scritture su questo, 1 Giovanni, capitolo 3. E scrivetelo nelle vostre fotocopie, perché non c’è. 1 Giovanni, capitolo 3 e diamo un’occhiata al versetto 6. “Chiunque dimora in Lui…” pausa. Se vogliamo essere giustificati dobbiamo essere dove? In Cristo, ok? E se vogliamo essere continuamente giustificati, dobbiamo, cosa? Dimorare in Cristo, dobbiamo stare in Cristo. Mi seguite su questo? Ora, ascoltate però cosa implica tutto ciò. “Chiunque dimora in Lui non” cosa? “pecca, chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto”. Ora, cari voi, questa cosa è molto importante da capire bene. Per favore, per favore ascoltatemi su questo. E’ obbligatorio che lo capiate. Significa che se inciampiamo e cadiamo e veniamo colti alla sprovvista e compiamo un peccato, non dimoriamo più in Cristo? Per favore cercate di capire che in greco, il verbo “peccare” che c’è qui è al presente attivo. Avete sentito cosa vi ho appena detto? E’ un’intuizione molto importante. In greco il verbo “peccare” è cosa? Al tempo presente attivo. In altre parole quello che sta dicendo l’apostolo Giovanni è che chiunque dimora in Cristo non va avanti a peccare. Non va avanti volontariamente a elogiare ogni peccato conosciuto. Mi state seguendo?

Ma questo significa che non saremo mai colti di sorpresa e inciamperemo e cadremo? No. C’è una soluzione per questo? Sì, c’è. Aprite Giovanni 1, capitolo 1. 1 giovanni capitolo 1:8: “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli” cosa? “è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità”. E capitolo 2:1: “Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate”. Ora, in greco, questo viene chiamato il tempo aoristo. E il tempo aoristo è preciso, accade in un certo momento nel tempo. Non è il peccato continuo, costante come indicato dal presente. Questo è quando siamo colti alla sprovvista e inciampiamo e cadiamo perché manca vigilanza e preghiera.

Ringraziate Dio che se pecchiamo e veniamo colti alla sprovvista, abbiamo cosa? “…abbiamo un Avvocato presso il Padre, Gesù Cristo il giusto”. Amen? “E Egli stesso è la propiziazione dei nostri peccati, e non per noi stessi soltanto, ma per tutto il mondo”. Ma voglio che vediate qui la distinzione e purtroppo in inglese questa distinzione è poco chiara, perché sia il tempo aoristo del peccato che il presente attivo vengono tradotti come? Peccato…peccato. Ma per favore spapiate che quello che non facciamo, torniamo al capitolo 3:6… Se siamo in Cristo, se dimoriamo in Cristo, che cosa non facciamo in continuazione? Non pecchiamo. E’ chiaro? “Chiunque dimora in Lui non pecca, chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto”. Questo, ancora, è il tempo presente attivo. Si chiama participio attivo presente, in realtà. Ma chiaramente indica la natura costante e continua della trasgressione. Un vero cristiano non lo fa. Vedete se continuiamo a coltivare anche solo un peccato, non siamo sotto il Regno di Gesù Cristo e il peccato regna ancora. E, miei cari amici, nessuno può servire cosa? Due padroni (Mt 6:24). Perciò se scegliamo di lasciar regnare il peccato chi stiamo rifiutandoci di lasciar regnare? Gesù Cristo. Lui non è il nostro Signore e se non è il nostro Signore per favore sappiate che non può essere la nostra giustizia. Perché? Questo ci riporta al titolo del nostro studio.

Come si chiama? “L’Eterno nostra Giustizia“. Amen? (Amen). Pensate a questo titolo con me. Si trova in Geremia 23:6… Geremia 23:6. “Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele dimorerà al sicuro. Questo sarà il nome con cui sarà chiamato: Qual è, classe? “L’ETERNO NOSTRA GIUSTIZIA”. Oh, per favore, per favore, cercate di capire il significato profondo di quel nome. Per favore riconoscete le due componenti di quel nome, e soprattutto, cercate di capire che sono inseparabili. Quali sono le due componenti? Che è il Signore e che è la nostra giustizia. Come nostra giustizia, ci giustifica. Come nostro Signore, cosa fa? Ci santifica. Ho sentito un “amen”? (Amen)

Se permettiamo che regni nei nostri cuori per potere del Suo Santo Spirito, Egli ci dà il potere di vincere il peccato. Amen? (Amen). Circoncide i nostri cuori, e persino nel mondo dei nostri pensieri, vinciamo le tentazioni. E questo, a proposito, è dove la vittoria…deve essere ottenuta. E’ tra l’orecchio destro e quello sinistro…ne parleremo specificatamente più avanti. Ma sotto il regno di Cristo Lui ci può santificare e farci vincere contro il peccato. E coloro che Lo riconoscono come Signore, possono reclamarlo come loro giustizia. State seguendo?

Ma vi chiedo, miei cari amici, qui nell’abisso della grazia a buon mercato… Okay… Vedete, questo è ciò che gli antinomiani vogliono fare. Vogliono affermare che Lui è la loro giustizia, ma non doversi sottomettere al suo regno. Questa si chiama grazia a buon mercato. Vogliono continuare a lasciare che regni il peccato, ma convincere se stessi che sono cosa? Giusti alla vista di Dio. Si può fare? Si può dividere Cristo? Potete dire: “Ehi, ascolta, sono interessato al fatto che Tu sia la mia giustizia, ma non mi dar fastidio con il Tuo Regno, non obbligarmi ad obbedirTi”. Si può fare? No, è un pacchetto tutto incluso. Ho sentito un “amen”? (Amen) Capite tutti questo? Siete un po’ tranquilli stasera, cari voi, mi serve un vostro riscontro. Se Gesù sarà la nostra giustizia, deve essere cosa? Il nostro Signore, non ingannatevi su questo. Per favore, non giocate con questo aspetto. E cari voi, ci sono tanti Avventisti del Settimo Giorno che sono nell’abisso dell’autogiustificazione, ma ci sono anche tanti Avventisti del Settimo giorno che sono nell’abisso della grazia a buon mercato. E interpretano il vangelo in modo perverso, ingannandosi fino a pensare che possono continuare a peccare e essere giusti davanti a Dio. Miei cari amici, non funziona così. Sono qui a insistere che non funziona così. Se Gesù sarà la nostra giustizia, sarà il nostro Signore.

Bible Commentary (Commentario biblico), volume 7, pag. 931: “Cristo è in grado di salvare in tutto e per tutto tutti coloro che si rivolgono con fede a Lui. Li purificherà da tutte le contaminazioni, se Lo lasceranno fare”. Ho sentito un “amen”? (Amen) Ci purificherà da cosa? Da tutte le contaminazioni, se Lo lasciamo fare. Continuando a leggere: “Ma se rimangono attaccati ai loro peccati, non sarà possibile salvarli, perché la giustizia di Cristo non copre chi non si pente dei peccati”. Una verità solenne, seria, ma davanti a Dio sono obbligato a condividerla con voi, miei cari amici. Per favore non fatemi pentire di averlo fatto. Vi voglio troppo bene per lasciarvi nell’oscurità su questo aspetto. Se rimaniamo attaccati ai nostri peccati, non potremo essere salvati, perché la giustizia di Cristo non copre cosa? I peccati di cui non ci si pente e a cui non si rinuncia. Ci siamo tutti su questo?

Christ’s Object Lessons (Parole di Vita), pagina 219: “La giustizia di Cristo non coprirà un solo peccato che abbiamo accarezzato”. Siamo stati chiari? “Non coprirà” che tipo di peccato? “il peccato accarezzato”. Quello di cui siete a conoscenza, ma a cui scegliete di attaccarvi e a cui vi rifiutate di rinunciare. Lodate il Signore per la promessa di Giuda 24 e 25. “Or a colui che può salvaguardarvi da ogni caduta…”. La Diodati dice “caduta“. Capite, la cosa meravigliosa del regno di Cristo per il Suo Spirito dimorante, rafforzante, nobilitante ed energizzante, Egli non solo sarà in grado di farci smettere di peccare continuamente, ma ci terrà alla larga da cosa? dalle cadute, dagli intoppi, dall’essere colti di sprovvista. Ho sentito un “amen”? (Amen) Lodate Dio per questo tipo di aiuto, fratelli e sorelle. “Or a colui che può salvaguardarvi da ogni caduta, intoppo e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili e con grande gioia”. Chi è in grado di farci comparire irrepresensibili? Gesù Cristo. “…all’unico Dio sapiente, il nostro Salvatore, sia gloria, grandezza, dominio e potestà, da ora e per tutte le età. Amen”. Amo questa preghiera…amo questa preghiera.

Voglio mostrarvi un altro testo che ci protegge, proprio come fa il nome “Eterno nostra giustizia”, e ci tiene alla larga dagli abissi e sulla retta e stretta via. C’è un altro testo, che vedrete in cima a pagina 34. E’ tratto da Ebrei capitolo 10:14 e vorrei incoraggiarvi ad aprire le vostre Bibbie a quel versetto, e sottolinearlo se non è già sottolineato. E’ una verità profondamente significativa e protettrice. Ebrei capitolo 10:14: Dalla Diodati suona così: “Con un’unica offerta”. Pausa. Di chi stiamo parlando? Gesù Cristo, il Suo sangue, la Sua vita di sostituzione che è culminata col sacrificio della Sua morte. Questa è l’unica offerta. Ci siete tutti con me? “Con un’unica offerta infatti egli ha reso perfetti” per quanto? “per sempre …”. Pensateci ora con me. “Con un’unica offerta infatti egli ha reso perfetti” per quanto? “per sempre …”. Che cosa ci rende perfetti alla vista di Dio… attraverso le ere senza tempo dell’eternità, nell’assoluto senso di perfezione? E’ la giustizia imputata da Gesù Cristo.

Capite, quanto è perfetta la perfezione del carattere di Gesù che è imputata a noi? Quanto è perfetta? E’ infinitamente perfetta. E’ come? Infinitamente perfetta. Quanto cresceremo in quella perfezione di carattere infinitamente perfetto? Quanto? Per sempre. E ancora attraverso le ere senza fine dell’eternità, Dio terrà conto di noi in virtù della giustizia imputata di Cristo, perché saremo, come? Inifinitamente perfetti. Non solo perfetti, ma quanto perfetti? Infinitamente perfetti. Per favore cercate di capire. Capite, è la giustizia imputata di Cristo che eleva il nostro valore morale davanti a Dio, fratelli e sorelle! Avete capito cosa vi ho detto? (Amen). Questo è ciò che ci rende re e sacerdoti, figli e figlie di Dio davanti a tutto l’universo per tutti i secoli dell’eternità. E’ la giustizia imputata, infinita perfezione di Dio che abbiamo ricevuto ai piedi della croce, e il fatto di averLo accettato come nostro Salvatore personale.

Ascoltate. In Heavenly Places (Luoghi Celesti), il libro delle sentinelle del mattino, pagina 39. “Colui che non conosceva peccato è diventato peccato per la razza in modo che la Sua giustizia potesse” cosa? “essere imputata all’uomo”. “Attraverso la perfezione del carattere di Cristo, l’uomo è stato elevato nella scala del valore morale” con chi? “…con Dio, e per i meriti di Cristo, l’uomo finito si è collegato all’infinito”. Pensateci. Questo dovrebbe farvi gioire nell’anima. E miei cari amici, quella perfezione del carattere per quanto ci coprirà? Per l’eternità…per l’eternità…wow! E’ quella perfezione del carattere che ci eleva nel valore morale con Dio davanti a tutto l’universo nei secoli infiniti dell’eternità. Quella è una giustizia infinitamente preziosa ed eterna.

Per quanto tempo cresceremo a somiglianza di quel carattere? Ascoltate. Sons and Daughters of God (Figli e Figlie di Dio), pagina 327 “Siate perfetti, come il Padre vostro che è nei cieli è perfetto”. Questo è uno dei requisiti della legge, ricordate? Continuando a leggere: “Dovrebbe essere il nostro compito vitale puntare costantemente in avanti verso la perfezione del carattere cristiano, sempre alla ricerca della conformità al volere di Dio”. Ora, ascoltate questa frase incredibile che c’è dopo. “Gli sforzi iniziati qui continueranno nell’eternità”. Avete sentito? “Gli sforzi iniziati qui continueranno” per quanto? “nell’eternità”. “L’avanzamento raggiunto qui sarà nostro quandro entreremo nella vita futura”. Oh, pensateci!

Capite, miei cari amici, ancora per quanto tempo potete avvicinarvi all’infinito prima di arrivarci? Per quanto? Per sempre…per sempre. E ancora, per tutto quel tempo Dio ci considererà come? Infinitamente perfetti, perfetti come il Suo Figlio. In senso molto reale, allora, cresceremo in ciò per cui Dio ci considera per tutti i secoli dell’eternità. Capite cosa sto cercando di comunicarvi?

Posso avere un riscontro? Le teste annuiscono, qualcosa. Alcuni di voi mi fissano come si fissa la TV, e questo mi spaventa. Sapete com’è lo sguardo della TV, no? È solo… Mi guardate ma non c’è segno di attività cognitiva, e questo mi preoccupa…mi preoccupa.

Queste verità sono entusiasmanti, fratelli e sorelle mie. Queste sono verità entusiasmanti, e devono esaltarci fino nel profondo dell’anima. Ma per favore notate l’ultima frase, prima di proseguire. “L’avanzamento raggiunto qui sarà nostro quandro entreremo nella vita futura”. Avremo punti di partenza diversi, quando… quando saremo glorificati e andremo in cielo? Ognuno di noi avrà un punto di partenza diverso? Sì, sarà così. Chi avrà determinato il punto di partenza che avremo? Noi stessi…noi stessi. Portiamo in cielo il nostro cosa? Il nostro carattere, questa è l’unica cosa che porteremo. E più il carattere sarà maturo e sviluppato e somigliante a Cristo, più saremo avvantaggiati al punto che saremo in grado di elevarci da quel punto per l’eternità fino al carattere infinitamente glorioso di Dio. Ecco un’altra ragione per perseverare verso il sigillo qui e ora, amen?

Capite, l’apostolo Paolo e il ladrone sulla croce saranno entrambi in paradiso, giusto? Ma il punto di partenza dell’apostolo Paolo sarà stato diverso dal punto di partenza del ladro sulla croce, vero? Il punto di partenza del ladro…una grossa differenza. Il ladro sulla croce sarà in cielo? Sì. Davvero? Sì. Gesù ha detto: “In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso” (Lc 23:43).

Ora, aspettate un minuto. Per andare in paradiso non solo dobbiamo averne il diritto, ma dobbiamo anche essere adatti. Il ladro era adatto? Assolutamente sì. Come faceva ad essere adatto? Stava usando tutta la luce che aveva, e al massimo delle sue possibilità stava riflettendo tale luce. Giusto? Per amore di Cristo. Ecco come facciamo a essere adatti…ecco come facciamo a essere adatti. E siccome la sua vita era finita in quel momento, non poteva andare oltre quel livello. Ma vi assicuro che se fosse stato in grado di scendere dalla croce lui, per amore di Cristo, per il potere dello Spirito Santo, sarebbe stato trasformato come? Di gloria in gloria. E avrebbe restituito le cose che aveva rubato, e avrebbe cambiato il suo carattere. Ma vi assicuro che era adatto. Nessuno può andare in cielo se non è adatto.

“Senza santificazione” cosa? “nessuno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14). E cos’è la santificazione? La santificazione nella pienezza per Dio. Significa essere completamente nell’amore di Cristo, sottomessi al Suo regno. E il ladro lo era. In realtà è l’unico che ha chiamato Gesù “Signore” sulla croce. Nessuno, nemmeno i discepoli, Lo hanno chiamato “Signore”. Ma il ladro Lo ha chiamato “Signore”. Che cosa ha detto? “Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno” (Lc 23:42) Ha riconosciuto Gesù come cosa? Signore. Ed è per questo che Gesù è la sua giustizia. Ed è per questo che era adatto e aveva diritto di andare in paradiso. E’ chiaro questo?

Ora, il ladro, però, quando andrà in cielo, avrà un carattere molto molto immaturo, no? E per l’eternità sarà molto indietro rispetto all’apostolo Paolo. Ma vi assicuro che saranno entrambi felici campeggiatori là. Capite cosa sto cercando di spiegarvi qui? E tutti cresceranno da quel punto per quanto tempo? Per l’eternità…nella perfezione del carattere infinitamente glorioso di Dio che è stato loro imputato dalla fede in Gesù Cristo. Oh, prego che sia chiaro.

Ora, torniamo al nostro testo, però: Ebrei 10:14. Ebrei 10:!4: voglio davvero che portiate a casa questo punto. Per favore non dimenticatelo. Chi è, miei cari amici, che viene per sempre reso perfetto da un’offerta? Chi è? Coloro che sono santificati, cari voi, se avete la diodati tiratela fuori e fatevi un favore, ok? La Diodati dice “coloro che sono santificati”. E purtroppo questo non rende giustizia alla lingua originale. In quale tempo verbale pensate che sia il verbo “santificati”? Nel presente attivo. E ora siete a vostro agio con il tempo presente attivo, no? Che cosa significa in greco il presente attivo? Un’azione in corso, continua, qualunque sia. Ecco perché è molto più simile al greco dire: “essendo santificati”. Che implica almeno che è un processo in atto, giusto? Il greco è persino più forte di così. Il greco dice letteralmente: “Con un’unica offerta Egli ha reso perfetti per sempre, coloro che sono continuamente in procinto di essere santificati (Ebrei 10:14). Questo è ciò che implica il greco. Ha senso per voi? Ora, per favore, per favore capite come la santificazione, allora, e poi la giustificazione siano assolutamente cosa? Inseparabili, sono legate insieme. Capite come funziona? Chi è reso perfetto per sempre con un’offerta? Chiunque? No. Chi? Coloro che sono cosa? Che sono santificati. Coloro che sono continuamente nel processo di cosa? Di santificazione.

Capite, ecco perché, miei cari amici, noi come popolo non crediamo al fatto che una volta salvati lo siamo per sempre. Non ci crediamo perché non é Biblico. È con molta enfasi non Biblico. Quando ci rivolgiamo alla croce e accettiamo il regno di Cristo, per fede Lo accettiamo come nostro Salvatore, e sottomettiamo la nostra volontà a Lui senza riserve, Lui diventa la nostra giustizia, giusto? Diventa la nostra giustizia. E rimarrà la nostra Giustizia fino a che sceglieremo di rimanere nel Suo regno. Ma abbiamo l’opzione, in un qualsiasi momento, di rifiutare il Suo Regno? Ce l’abbiamo? Siamo liberi di farlo? Assolutamente. E, tragicamente, molte persone lo fanno. Sapete, hanno quel primo amore e vogliono compiacere Cristo, sapete…fanno progressi e poi scoprono dei peccati accarezzati che Cristo vuole che eliminino. E cosa decidono di fare? Di restare attaccati ad essi. E dicono: “Signore, lo sai, non chiedermi di rinunciare a questo. Per favore…questo lo voglio”. E quale scelta compiono, amici miei, quale scelta compiono? Scelgono di lasciar regnare il peccato. E nello scegliere di lasciar regnare il peccato, scelgono di detronizzare chi? Gesù Cristo. Nessun uomo può servire due padroni (Mt 6:24). E miei cari amici, se voi ed io perseveriamo assolutamente e insistiamo nel lasciar regnare il peccato alla fine rinunceremo alla giustizia di Gesù Cristo. Lui è il primo a venire e l’ultimo ad andarsene. Ed è infinitamente tollerante e paziente. Ma se insistiamo assolutamente a rimanere attaccati al peccato, allora perderemo la nostra relazione salvifica con Lui. Per favore, sappiatelo. E’ chiaro questo? Per favore sappiatelo. E siccome siamo liberi di farlo in un punto qualsiasi del nostro pellegrinaggio, se perseveriamo nel sigillo, a un punto qualsiasi possiamo dire: “No, non voglio liberarmi di questo, non voglio rinunciare a questo”. A un punto qualsiasi, possiamo sbarazzarci della giustizia di Cristo rifiutando il Regno di Cristo. Possiamo scegliere di non continuare a essere santificati, e se ci rifiutiamo durante il processo di santificazione, a cosa rinunciamo? Ad essere resi perfetti per sempre da un’unica offerta. Vi è chiaro? Per una sola offerta Lui ha resi perfetti per sempre. Chi? Chi? Coloro che sono santificati…che sono santificati.

Oh, miei cari amici, voglio incoraggiarvi con tutto il cuore, per amore di Cristo, a decidere di stare sotto il Suo Regno, e perciò a essere santificati. E voglio assicurarvi, per favore, ascoltatemi…per favore ascoltatemi. Voglio assicurarvi che se lo fate, sperimenterete una grande salute e felicità, e benessere e pace e gioia, più di quanto avreste mai sognato possibile. Capite, miei cari amici, è esattamente per il fatto che ci ama che Gesù non solo vuole renderci giusti ma è determinato a renderci anche santi. Perché la nostra felicità, ricordate, si trova nella santità.

Sono così grato per un Signore che mi ama al punto non solo da liberarmi dalla condanna del peccato ma da liberarmi anche dal controllo del peccato. Ho sentito un “amen”? (Amen) Sono così grato che il piano di salvezza renda possibile, non solo che venga liberato dalla sentenza del peccato, ma liberato anche dal potere del peccato. Amen? (Amen). E’ una doppia misura, il sangue e l’acqua. Il sangue ci libera dalla condanna e dalla pena, l’acqua ci libera dal controllo e dal potere. Amen?

E lodiamo Dio che ci ama così tanto da renderci santi… perché vuole che siamo felici. E vi assicuro, miei cari amici, che se rimaniamo attaccati al peccato, non solo soffriremo qui e ora, ma soffriremo terribilmente nel giorno della dannazione e del giudizio finale. Per favore non fate questa scelta. Perché siamo così inclini a attaccarci al peccato? A causa dei suoi piaceri. Il peccato ha piacere? Certo, la Bibbia parla dei piaceri del peccato (Ebrei 11:25). Ma fareste meglio a pensare che sono solo per un periodo…. Mi sentite, miei cari amici? …ed è molto breve, soprattutto se paragonato all’eternità.

Ma il problema coi piaceri del peccato è che non solo brevi, ma sono anche terribilmente debilitanti. Avete quel che volete ma poi vi sentite male per averlo avuto. Avete sentito quello che vi sto dicendo? Vi sto parlando in modo diretto, miei cari amici. Per favore, non esaltate il peccato. Per favore sappiate che le delizie sono in eterno (salmi 16:11) alla destra del trono di Dio sono infinitamente, infinitamente più piacevoli dei piaceri del peccato per un periodo. Non, non barattate la vostra primogenitura per una ciotola di minestra (Eb 12:16). Non fatelo!

Per amore di Cristo, permetteteGli di entrare nel vostro cuore per il potere dello Spirito Santo e di circonciderlo, di tagliarlo da tutti i legami con ogni peccato conosciuto. Ecco quello che studieremo continuando in questo seminario. Come fare… Come cooperare con lo Spirito Santo nella circoncisione del cuore. Tornerete, vero? Vero? (Sì). Lodiamo Dio. Alziamoci per la preghiera conclusiva.

Padre mio in Cielo, Ti ringrazio così tanto per la verità preziosa e equilibrata che ci protegge. Ti ringrazio che per il potere dello Spirito di Verità possiamo capirla e rimanere sulla retta e stretta via, protetti dal rischio di cadere in uno dei due abissi. E Signore, sai dove ognuno di noi si trova stasera. Sai esattamente se siamo sulla via retta e stretta o se siamo in un abisso o nell’altro. Padre, tendiamo a a ingannarci in queste situazioni. In realtà soprattutto il cuore ci inganna sopra ogni altra cosa. E il suo inganno preferito è ingannarci a pensare che siamo bravi nella nostra esperienza cristiana, anche quando non lo siamo per nulla. Forse siamo nell’abisso dell’autogiustificazione, o forse siamo nell’abisso della grazia a buon mercato. Ma stasera la verità, spero, ci ha aiutati a riconoscere questo fatto -se davvero è un fatto. E io ti prego, Padre, che gioiamo di essere aiutati a vedere il problema perché non potremo mai sperare di sperimentare la soluzione fino a che non riconosciamo il nostro problema. Quindi aiutaci a non essere infastiditi dall’avere la luce a laser della verità che espone davanti a noi qualsiasi cosa debba essere esposta… perché siamo ora nella posizione di fuggire verso Cristo e ricevere il Suo perdono e la Sua vittoria. Oh, Padre, ti ringrazio che sulla croce possiamo finalmente trovare quello di cui abbiamo bisogno, non solo per rimuovere la condanna, ma per trovare ciò che ci serve per essere liberati dal controllo del peccato nelle nostre vite. Grazie per il sangue che si carica della pena, e grazie per l’acqua che ci aiuta a vincere il potere del peccato. E Padre, Ti prego di aiutarci a essere tra coloro che con un’offerta sono resi perfetti per sempre, perché per l’amore di Cristo e col potere dello Spirito Santo, siamo determinati a essere continuamente in procinto di essere resi santi, a essere santificati. Aiutaci, Padre, a tenere i nostri occhi fissi su Gesù. Aiutaci a non scoraggiarci se vediamo che persino il nostro meglio è imperfetto e mancante. Aiutaci a fidarci di Lui e a renderci conto che Tu hai scelto di guardarci non per come noi stessi, ma per come siamo in Lui. E grazie che persino se diventiamo lune piene per la grazia, che brillano alla pienezza della nostra capacità danneggiata dal peccato, non siamo visti solo come un pallido riflesso che è ciò che siamo da soli ma siamo visti da Te come nascosti dietro il “Sole” – che è infinitamente, infinitamente brilalnte e giusto alla Tua vista. Oh, Padre, con questo accordo, con questa donazione, non abbiamo nessun motivo per essere scoraggiati. Possiamo gioire nell’accettare che è nostra e crescere nella santità, a somiglianza di Cristo, per amore di Cristo e per il Suo Spirito. Insegnaci, per favore, insegnaci a farlo, questa è la nostra preghiera nel nome di Gesù e per la Sua bontà, amen.