Qui puoi scaricare la lezione in pdf.

Si dice che la formazione del carattere sia il compito più importante mai affidato agli esseri umani. Nell’ora che segue esploreremo sia il nostro privilegio sia la nostra responsabilità nell’assomigliare caratterialmente a Cristo. State con noi in questo momento importante per il rinnovamento personale in cui il pastore Stephen Wallace ci porterà “Di gloria in gloria”.

Buongiorno, buongiorno miei cari amici e buon Sabato a voi. Che bellissima giornata d’inverno che avete qui. Siete riusciti ad arrivare qui senza incidenti su queste strade scivolose? Grazie per il livello di impegno che state manifestando con la vostra presenza. Grazie per aver resistito alla tentazione di stare a casa a causa del tempo e prendere il riposo del Sabato un po’ troppo alla lettera. Grazie per aver avuto voglia di venire a studiare con diligenza il compito più importante mai affidato agli esseri umani (PEC 128). E qual è, amici miei? La formazione del carattere.

Ora alcuni di voi sono nuovi, sono appena saliti a bordo, e sono davvero preoccupato per voi, perché finora abbiamo sviluppato con attenzione il contesto e i principi fondamentali e le basi su cui stiamo costruendo ora. E qual è la lezione di oggi, classe? Quelli tra di voi che erano qui. E’ la 17… E’ la 17. Sapete che siamo al diciassettesimo piano di questo edificio. E per coloro che si sono appena uniti a noi, siete… Siete sopra a un lotto vuoto e sono preoccupato per voi. Ma devo fidarmi dello Spirito Santo, affinché recuperi per quanto possibile, un comprensione che possiate apprezzare e applicare personalmente a quello che stiamo condividendo nello studio di oggi. Studiamo insieme il compito più importante mai affidato agli esseri umani, che è la formazione del carattere. Abbiamo visto che lo Spirito Santo opera nei nostri cuori, ieri sera.

E stamattina abbiamo fatto una transizione e ci siamo focalizzati sul nostro ruolo di cooperazione con l’opera dello Spirito Santo. Lo studio di stamattina s’intitolava “Custodisci il tuo cuore con ogni cura” (Pr 4:23). E questa frase riassume in modo conciso e molto accurato il nostro ruolo collaborativo. Dopo tutto che cos’è il carattere? E’ “ciò che pensa nel suo cuore” (Pr 23:7) Ricordate che la parola “cuore” sarebbe tradotta meglio con anima e comprende sia l’intelletto che gli affetti… Sia i pensieri che i sentimenti, in altre parole. Detto con le parole dell’ispirazione, Testimonies (Testimonianze), volume 5, pag. 310: “La combinazione di pensieri e sentimenti crea il carattere morale”. E’ quello che accade nel nostro cuore che determina ciò che siamo veramente. Capite, il carattere è ciò che ci rende quello che siamo relamente. Molti di noi s’ingannano pensando di essere qualcosa che non sono. Siccome ci comportiamo bene, pensiamo di essere brave persone, e potremmo persino pensare di essere cristiani. Potremmo però non essere quello che pensiamo di essere. Ma vi assicuro che siamo quello che pensiamo. Ho sentito un “amen”? (Amen). Quello che ci rende, quello che mi rende quello che siamo davvero è ciò che avviene tra il nostro orecchio destro e il sinistro, dove solo voi e Dio sanno ciò che accade, miei cari amici.

Non è quello che succede al di fuori. Quello potrebbe o non potrebbe essere un ritratto o una rappresentazione accurata di quello che succede qui. Ipocrisia: significa mettere su un bello spettacolo, una bella facciata religiosa, e possiamo ingannare gli altri, possiamo persino ingannare noi stessi e pensare di essere cristiani, perché abbiamo una specie di fede. Ma, miei cari amici, potrebbe essere tutto motivato da un egoista “uomo vecchio”. E i sepolcri imbiancati (Mt 23:27) hanno un bell’aspetto. In realtà il Signore dice che sono bellissimi da fuori. Ma che cosa si trova dentro? Un “vecchio uomo” morto. Facciamo tutte le cose giuste, ma con le motivazioni sbagliate, motivati dall’egoismo. Quindi quello che ci rende davvero ciò che siamo non è quello che accade qui fuori. E’ quello che accade tra il nostro orecchio destro e il sinistro. Ed è il motivo per cui, se collaboriamo con la potenza dello Spirito Santo che ci trasforma, dobbiamo imparare a fare molto di più che tenere a freno il nostro comportamento. Dobbiamo custodire il cuore con ogni cura. Ho sentito un “amen”? (Amen). Dobbiamo imparare a custodire i nostri pensieri e sentimenti in conformità con lo spirito della legge, non solo le nostre parole e le azioni conformi alla lettera della legge. E tutto questo richiede cura. “Custodite il vostro cuore con…” cosa? “… ogni cura”.

Stavamo vedendo cinque ragioni per cui è nostro dovere, nostra responsabilità farlo. La ragione numero uno qual era? Forza, ragazzi, quelli che c’erano, qual è la prima ragione per cui dobbiamo “custodire il nostro cuore con ogni cura“? “Perché da esso sgorgano le sorgenti della vita” (Pr 4:23) Vedete, il cuore, la mente sono la sorgente o la fonte di tutte le nostre parole e azioni. Tutti i nostri problemi con il comportamento derivano da quello che succede nella nostra mente. E perciò, se quello che viene prodotto è genuino, puro e simile a Cristo, quello che accade qui dev’essere genuino, puro e simile a Cristo. Amen? Solo questo può aver senso. E’ la condizione della fonte che determina la condizione dell’acqua che ne scaturisce.

La seconda ragione per cui dobbiamo custodire il nostro cuore con ogni cura qual è? E’ perché ciò che accade nel nostro cuore determina ciò che siamo davvero. “Così come pensa nel suo cuore, così egli è” ci dice il saggio (Pr 23:7). E sulla base di questo, miei cari amici, è imperativo che governiamo con attenzione quello che accade nella mente. E’ quello che siamo davvero. Siamo, oh, così inclini a trascurarlo. Siamo così inclini a valutare noi stessi sulla base del nostro comportamento e come abbiamo notato stamattina, tendiamo a farlo perché noi stessi veniamo valutati sulla base del nostro comportamento, per tutta la vita. E allora tendiamo ad usare lo stesso criterio per valutare la genuinità della nostra esperienza cristiana.

Ma è un buon criterio da usare? No. Perché? Perché, cari voi, potete fare tutte le cose giuste per le motivazioni sbagliate. Potete vivere una vita conforme alla lettera della legge. In realtà, come Saulo di Tarso poté dire riguardo la sua esperienza “pre-crsitiana”- prima della conversione, prima di incontrare Cristo sulla via di Damasco- in Filippesi disse di se stesso, prima della conversione, che era “quanto alla giustizia che è nella legge”cosa? “… irreprensibile” (Fil 3:6) Come uomo inconvertito, era coerente. E’ spaventoso quanto la motivazione dell’ego possa ingannare, no? Un buon tedesco vi aiuterà, state attenti. Ma il punto è, che voi potete farlo, io posso farlo, se abbiamo un ego sufficiente. E’ esattamente il motivo per cui non è mai una buona idea valutare la nostra esperienza cristiana sulla base del nostro comportamento. Non è un criterio sufficiente da usare.

Dobbiamo guardare più a fondo, perché quello che accade quassù determina ciò che siamo davvero. E abbiamo chiuso la lezione di stamattina con una piccola operazione a cuore aperto. Abbiamo fatto sì che lo scalpello della verità aprisse i recessi più intimi del nostro essere, e abbiamo dato un’occhiata da vicino, vero? E forse alcuni di noi si sono un po’ vergognati di quello che abbiamo trovato. Oh, miei cari amici, devo lanciarvi una nuova sfida a fare un’altra operazione a cuore aperto con me oggi. E lasciate che vi avvisi che non sarà un’esperienza piacevole. Ma, cari voi, se dovessi solo condividere le cose piacevoli, non vi farei un favore. Ho sentito un “amen”? (Amen).

Sapete, noi pastori, dobbiamo amarvi molto per dirvi le cose come stanno. E dobbiamo aver fiducia in voi e nello Spirito Santo che risponderete posivitamente alla verità. Per favore non prendetevela con me se vi farò un po’ male. Non sono io, sono solo il Suo messaggero oggi. Per favore, lasciate che parli al vostro cuore, alla vostra mente. Ma vedete, fratelli laodicesi, coloro che s’ingannano al punto di pensare di essere che cosa? “ricchi, arricchiti e non abbiamo bisogno di nulla” (Apocalisse 3:17) non sanno neppure che sono che cosa? “disgraziati, miserabili, poveri e nudi”. E’ un auto-inganno piuttosto grave, no? Perché siamo così terribilmente autoingannati?

Perché ci autovalutiamo sulla base di falsi criteri, sulla base del nostro comportamento relativamente buono. E siccome ci comportiamo meglio di quasi tutti gli altri, ovviamente dobbiamo essere il popolo scelto da Dio. State attenti, potreste non essere quello che pensate. Ma fareste bene a credere di essere ciò che pensate, siete quello che pensate. “Così come pensa nel suo cuore, così egli è” (Pr 23:7). E che cosa ci serve per vedere davvero come stanno le cose, amici laodicesi autoingannati e colmi di propria giustizia, che cosa ci serve? Abbiamo bisogno del collirio per gli occhi. Ho sentito un “amen”? (Amen). Il Testimone Verace ci incoraggia nello specifico ad avere che cosa da Lui? Il collirio, il collirio per fare che cosa? Leggete (Apocalisse 3:18)

Che cos’è il collirio? E’ il discernimento soprannaturale, spirituale che ci viene dal potere e per dono dello Spirito Santo. Capite, solo il collirio ci può aiutare a vedere oltre l’imbiancatura. Avete sentito quello che ho detto? Solo il collirio ci può aiutare a vedere oltre l’imbiancatura, e riconoscere quello che c’è dietro. Quindi, pregherete con me questa mattina per avere l’unzione del collirio? Lo farete per favore? Sui vostri occhi… E pregherete per me mentre pregate per voi stessi affinché lo Spirito Santo unga questo povero veicolo terreno in modo che possa dire la verità e soltanto la verità, anche se può far male, e persino se lo rende impopolare. Chiedereste a Gesù di darmi abbastanza amore per voi da correre il rischio di offendervi? Lo farete, per favore? Vi unite a me in ginocchio per alcuni momenti di preghiera silenziosa?

Padre mio nei Cieli, ti ringrazio così tanto per la quiete di questo meraviglioso Sabato mattina. Ti ringrazio per tutti quelli che sono venuti senza badare a motivi o ragioni, sono comunque qui. Prego che Tu li benedica, per favore Signore. Forse alcuni sono qui perché sono stati obbligati a venire, forse alcuni sono qui perché devono mantenere una reputazione, altrimenti la gente si chiederebbe il perché della loro mancanza. Forse alcuni sono qui perché davvero Ti vogliono bene e vogliono adorarTi, e vogliono conoscere meglio come fare ad assomigliarTi. Ma qualsiasi siano le ragioni, Padre, Ti prego di aprire i nostri occhi e aiutarci a vedere la verità che ci rende liberi, che ci santifica che ci rende più simili a Gesù che è la Verità. Aiutaci a contemplare la verità, affinché, contemplandola, siamo trasformati dalla verità, attraverso lo Spirito di Verità, a somiglianza di Colui che è la Verità. Per favore, Padre, fa’ che questo sia qualcosa di più di un semplice esercizio intellettuale oggi, rendilo un’esperienza che cambia la vita. Ti prego di darmi la forza: veicolo povero, terreno, danneggiato dal peccato, debole, incapace per me stesso, come sono, per favore usami, con un miracolo della grazia, per innalzare Gesù. Dammi la forza di innalzarmi fino a Gesù e reclamare la Sua promessa: “Quando sarò innalzato, attirerò tutti a Me”. Portaci vicino a Gesù e più vicini gli uni agli altri grazie al tempo passato insieme a studiare la Sua Parola, questa è la mia preghiera nel Suo nome. Amen.

Nelle nostre fotocopie, siamo arrivati solo alla fine di pagina 37 della lezione 17. A proposito, se non avete le copie, le potete avere se venite. E ne potete avere una oggi pomeriggio se tornate. Saranno disponibili sul tavolo. Ma sono per coloro che intendono venire con regolarità almeno da questo punto in avanti, ok? E’ un raccoglitore come questo che ho in mano.

Siamo arrivati al secondo motivo per cui dovemmo custodire il nostro cuore con ogni cura. E il motivo è che siamo ciò che abbiamo nel cuore. Questa è un’altra affermazione dello stesso tenore, che devo condividere con voi, non posso tralasciarla. Si trova in “Messaggi ai giovani”.

Ho notato alcuni giovani oggi, benvenuti. Sono felice che siate a bordo, vi aspetto anche oggi pomeriggio. Amen? Forza ora, un po’ di risposta… Ok. E a proposito, se avete bisogno del permesso per venire, parlatene con me, e troveremo una soluzione, ok? Troveremo una soluzione.

“Messaggi ai giovani”, pag. 97: Citazione: “…’come pensa nell’animo suo, così egli è’. Molti pensieri”… ascoltate attentamente: “Molti pensieri formano l’ipotetica storia di una nostra giornata. Essi giocano un ruolo determinante nella formazione del carattere”. Ascoltate: “Dobbiamo controllare i nostri pensieri con estrema attenzione” “Dobbiamo” cosa, classe? “… controllare i nostri pensieri con estrema attenzione”. Che cosa sembra? “Custodisci il tuo cuore con ogni cura”. Perché dobbiamo controllare i nostri cuori con estrema attenzione? Ascoltate: “Dobbiamo controllare i nostri pensieri con estrema attenzione perché anche un solo” quanti? “…un solo pensiero impuro è sufficiente per lasciare una traccia profonda nel nostro cuore. Ogni pensiero cattivo lascia un’impronta” come? “…negativa nel nostro cuore”. Wow…Quanti pensieri negativi ci vogliono per lasciare un’impronta negativa, profonda nella mente e nel cuore? Uno… uno. E a proposito, ogni volta che accarezziamo nuovamente un pensiero negativo, che cosa succede a quella traccia? Forza, che cosa succede? Diventa più profonda, più profonda e più profonda, fino a che alla fine diventa indelebilmente e permanentemente incisa nel nostro cuore di pietra e questo è il marchio. Oh, amici, nessuna meraviglia che dobbiamo custodire il cuore con ogni cura. Un pensiero impuro lascia un segno profondo.

Ma grazie a Dio è vero anche il contrario. I pensieri puri lasciano anch’essi il segno, amen? E ogni volta che sottomettiamo i nostri pensieri allo spirito della legge (2 Cor 10:5) che cosa sucede a quell’impronta? Diventa sempre più profonda e questo è esattamente il modo in cui cooperiamo nel processo di re-incisione che Dio, attraverso il Suo Spirito, fa nei nostri cuori, sulle tavole di carne dei nostri cuori. Collaboriamo con questo processo mettendo i nostri pensieri e sentimenti in armonia con lo spirito della legge. E sempre più pienamente, la legge di Dio, che è la trascrizione del Suo carattere, diventa il fondamento sul quale costruiamo il tempio del carattere per la gloria di Dio.

E che cos’è il carattere? L’insieme dei nostri pensieri e sentimenti. Se riusciamo ad armonizzare il nostro carattere, i nostri pensieri e sentimenti con lo spirito della legge, siamo sempre più trasformati mediante il rinnovamento delle nostre menti. Riceviamo questi programmi, miei giovani amici, otteniamo la riprogrammazione dei nostri computer. Riprogrammati, otteniamo un sistema operativo completamente nuovo. Capite, il computer che otteniamo come eredità naturale dai nostri genitori umani, è programmato con il sistema operativo dell’egoismo. Ma quando nasciamo di nuovo, otteniamo un cuore nuovo, che è programmato con quale sistema operativo? Con il sistema operativo dell’amore. E mentre impariamo a gestire il software di Dio, soprattutto la Sua Parola, le nostre menti vengono disciplinate per funzionare in armonia con lo spirito della legge, che è l’amore e questo è il modo in cui i nostri computer vengono riprogrammati, questo è il modo in cui siamo trasformati attraverso il rinnovamento delle nostre menti. E quando impariamo a pensare e sentire, motivati e governati dall’amore, allora le nostre parole e azioni saranno espressioni genuine di amore per la prima volta, amen?

Vedete, se cerchiamo di fare azioni “amorevoli” con un cuore egoista, è solo ipocrisia, è solo ipocrisia. Ma quando facciamo cose amorevoli perché davvero amiamo Dio al di sopra di tutto, e gli altri in maniera altruistica, allora è una rivelazione genuina dell’amore di Cristo, e poi diventa attraente, persuasivo e bello. E questo ci rende apostoli efficaci, amen? Capite, l’amore genuino è una tale rarità al giorno d’oggi, che quando le persone lo vedono, davvero si siedono e prendono nota. Quasi senza eccezioni oggi, nel mondo, quando le persone fanno buone azioni, è perché hanno degli scopi nascosti. Forza ora, lo sapete! Hanno altri motivi. Lo fanno per essere ammirati. Lo fanno per avere delle detrazioni dalle tasse. Lo fanno per essere citati nel giornale locale. Tutte motivazioni egoiste. Ma miei cari amici, quando le persone iniziano a fare buone azioni solo per amore di qualcuno e non chiedono nulla in cambio, allora la gente si siede e prende nota, no? Sono molto rare.

E a proposito… devo mettervi un po’ alla prova su questo. Uno dei modi migliori per determinare quali sono i nostri motivi quando facciamo delle buone azioni, è analizzare come ci sentiamo se nessuno ci vede. Avete capito quello che sto cercando di dirvi? Inevitabilmente, miei cari amici, se voi e io ci arrabbiamo solo quando nessuno lo viene a sapere, qual è la nostra motivazione? Qual è la nostra motivazione? L’egoismo. Lo sapete, sto dicendo la verità, lo sapete. Se fate una buona azione perché davvero volete bene a qualcuno, allora troverete gioia semplicemente nel farla… rappresendo correttamente Cristo in quell’azione, persino se nessuno lo apprezza, tranne Gesù. A proposito, per un uomo o una donna che davvero amano Gesù la Sua approvazione vale la disapprovazione del resto del mondo. Amen? Del resto del mondo. Cercate nel vostro cuore, amici miei. Qual è la motivazione? Qual è la motivazione?

Il secondo motivo, no il terzo, il terzo… Il terzo motivo per cui dobbiamo custodire il nostro cuore con ogni cura è perché, se non lo facciamo, lo farà Satana. Avete sentito quello che ho appena detto? Il terzo motivo per cui voi ed io siamo vincolati dall’obbligo, di custodire la mente con ogni cura è perché, se non lo facciamo, chi lo farà? Satana. Voglio leggervi la frase da cui prendiamo la nostra definizone di carattere. E sentirete la frase… Ricordate che il carattere è cosa? “L’insieme dei pensieri e dei sentimenti”. Voglio leggere questa affermazione, ma con un po’ più di contesto. Si trova in Testimonies (Testimonianze), Vol. 5 pag. 310, in cima a pagina 38: “Persino i vostri pensieri…” “Persino i vostri” cosa? “… pensieri dovrebbero essere sottomessi alla volontà di Dio, e i vostri sentimenti sotto il controllo della ragione e della religione. La vostra immaginazione non vi è stata data per vagare liberamente dove vuole, senza alcuno sforzo da parte vostra per reprimerla o disciplinarla. Se i pensieri sono sbagliati, i sentimenti saranno sbagliati, e i pensieri e i sentimenti insieme costituiscono il carattere morale”. Devo fermarmi qui.

Per favore, notate: in che cosa consiste il carattere? L’insieme di pensieri e sentimenti. Ma di questi due, qual è il più importante? I pensieri. Avete notato che “se i pensieri sono sbagliati, i…” cosa? “i sentimenti saranno sbagliati”. E a proposito, lasciate che aggiunga anche questo… Nella seconda parte della serie “Di Gloria in Gloria” (non riusciremo ad approfondire nella presente sessione), avremo uno studio che si focalizza sulla gestione dei sentimenti. E’ importante gestire i sentimenti? Oh, sì che lo è. Ma per ora, per favore, cercate di capire che se voi ed io impareremo a gestire i sentimenti, dobbiamo riconoscere il problema… Qual è la fonte del problema per i sentimenti fuori controllo? Sono che cosa? I pensieri sbagliati. Mi seguite? Quindi, se avete sentimenti che non dovreste avere, la cosa da fare è chiedere a Dio di aiutarvi a identificare i pensieri sbagliati che sono all’origine. Poi sottomettere quei pensieri all’obbedienza di Cristo e Lui a quel punto si occuperà dei vostri sentimenti. Ho sentito un “amen”? (Amen). Chiusa parentesi, qualcuno ne aveva bisogno stamattina. Se i pensieri sono sbagliati, i sentienti saranno sbagliati e pensieri e sentimenti insieme danno origine al carattere morale, ok?

Ora, ecco perché sto condividendo questa citazione. Frase successiva: “Quando decidete che, in quanto cristiani, non dovete frenare i vostri pensieri e sentimenti, cadete sotto l’influenza di angeli malvagi, invitate la loro presenza e finite sotto il loro controllo”. Avete sentito, fratelli, sorelle? Per favore non pensate di non dover reprimere i vostri pensieri e sentimenti, perché se lo farete… Sarete sotto l’influenza degli angeli del male e inviterete la loro presenza e il loro controllo.

A proposito, avete forse bisogno d’invitare Satana: “Ascolta, vieni e controlla i miei pensieri”? No, lo farà atuomaticamente… Automaticamente. E miei cari amici, non è difficile farlo per lui, perché per natura, sentite, la vostra mente è in armonia con la sua in ogni caso. L’ho detto? Sì, l’ho detto. Su quale base? Sulla base delle Scritture. Cari voi, non oso dirvi nulla che non sia basato sulle Scritture. Romani 8:7 “Per questo la mente controllata dalla carne…” a proposito, cos’è la mente controllata dalla carne? È la mente naturale. “Ciò che è nato dalla carne è carne” (Gv 3:6). E questa è la sola mente che abbiamo fino a che non rinasciamo nuovamente, nello Spirito. Allora otteniamo una mente spirituale. Ma fino a che non rinasciamo, “la mente carnale” cos’è? “inimicizia contro Dio; perché non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo”. Davvero? Davvero, sì.

Perché la mente carnale è così in conflitto con Dio da odiarlo, da non sopportare la Sua legge e ribellarsi contro di essa? Perché la mente carnale si comporta così? Perché la mente carnale è governata dalla legge o dallo spirito di Satana, che è egoismo. E alla caduta, miei cari amici, l’uomo naturale non solo ha smesso di essere in armonia con Dio ma ha iniziato ad essere in armonia con chi? Con Satana. E questo, tra l’altro, è esattamente il motivo per cui la prima promessa che Dio fa nel giardino qual è? “Porrò inimicizia tra te e la donna” (Gen 3:15). Inimicizia…Vedete contro chi è la nostra inimicizia naturale? Dio. Ma, lode a Dio, che cosa ha promesso di fare? Ha promesso di mettere inimiciza tra Satana e noi.

Ma, per favore, sappiate che deve agire a livello soprannaturale, perché non è una cosa naturale. Mi seguite, classe? Devo confermarlo con una citazione ispirata. Signs of the Times, 11 giugno 1894 (Segni dei Tempi): “Dobbiamo conoscere il significato delle parole: Porrò inimicizia tra te e la donna, e tra il tuo seme e il seme di lei, esso ti schiaccerà il capo e tu ferirai il suo calcagno’. L’inimicizia contro il male che c’è nel cuore non è naturale, ma è un’inimicizia creata per azione dello Spirito Santo”. Ha origini soprannaturali, in altre parole. Ho sentito un “amen”? (Amen). Continuo a leggere: “A tutti coloro che lo hanno ricevuto, Egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel Suo nome” (Gv 1:12). Ora ascoltate l’ultima frase: “L’uomo naturale trasgredisce, e la sua natura è in armonia con quella del primo trasgressore. Non c’è nessuna inimicizia naturale tra uomini e angeli caduti; entrambi condividono lo stesso spirito attraverso l’inclinazione al male”. Qual è lo spirito che noi condividiamo con gli angeli caduti? Lo spirito dell’egoismo. E questo è lo spirito che governa il nostro cuore naturale. Ci siamo tutti su questo? Lodate Dio per il dono promesso dell’inimicizia. Ho sentito un “amen”? (Amen).

Saremmo assolutamente inermi e continueremmo a essere schiavi volontari della tirannia del peccato, dell’ego e di Satana fino ad autodistruggerci a causa dell’intemperanza verso noi stessi. E a proposito, questo è quello che gran parte della razza umana sta facendo con impegno. Forza ora, avete sentito quello che vi ho detto? Devo sentire un “amen”, potete rispondere… (Amen). Gran parte della razza umana si sta autodistruggendo con impegno a causa dell’autoindulgenza, perché sono schiavi del peccato, dell’ego e di Satana. Perché? Perché sono tiranneggiati dalla legge dell’egoismo. Ma, grazie a Dio, possiamo essere liberati dalla tirannia, amen? Grazie a Dio possiamo ricevere un cuore uovo, governato dalla legge dell’amore. E possiamo iniziare a vivere per gli altri invece che per noi stessi. E questo è il motivo per cui Gesù in Ezechiele 18:31-32 dice: “Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo”. Avete sentito la Sua preghiera sincera? “Fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo. Perché mai vorreste morire, o casa d’Israele? Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore – dice il Signore, l’Eterno”. “Convertitevi e vivrete!”. Sta dicendo: “Per favore tornate a Me prima di autodistruggervi con l’indulgenza verso voi stessi. Per favore! Fatevi un cuore nuovo…Io ne ho uno. Voglio darvelo, ma dovete venire a chiedermelo. Non posso obbligare nessuno. Mi permettete per favore di darvelo?”

La quarta ragione… La quarta ragione per cui dobbiamo custodire il nostro cuore con ogni cura è che è nel cuore che Dio cerca e richiede obbedienza. Ci siamo tutti? Qual è la quarta ragione per cui dobbiamo custodire il nostro cuore con ogni cura? Perché è nel cuore che Dio cerca cosa? Richiede obbedienza da parte nostra. Richiede obbedienza da parte nostra dove? Tra l’orecchio destro e il sinistro, innanzitutto e soprattutto. Si chiama obbedienza spirituale. Si chiama come? Obbedienza spirituale. E cos’è l’obbedienza spirituale? E’ imparare per amore di Cristo e per il potere dello Spirito Santo, a mettere i nostri pensieri e sentimenti in armonia con lo spirito della legge, che è l’amore, amen? Dio ci chiede questo… Dio ci chiede questo.

Notate come le Scritture lo dicono chiaramente. 1 Samuele 16:7, conoscete la storia. Samuele, il profeta di Dio, viene incaricato di andare a casa di Iesse, e ungere tra i suoi figli il successore di Saul. E quindi arrivano i ragazzi, e si presentano davanti al profeta in ordine di età. Il primo si presenta: bel ragazzo, 1,95 metri, capelli lunghi e scuri, spalle larghe, fianchi stretti, ovviamente materiale reale. e Samuele prende la sua bottiglietta e lo sta per ungere, questo è ovviamente il candidato a sostituire Saul, quando Dio ha qualcosa da dirgli. Cosa? “No, non così in fretta…”. “Ma l’Eterno disse a Samuele: Non badare al suo aspetto né all’altezza della sua statura, poiché io l’ho rifiutato'”. “Davvero? Ma Dio, sembra così bello, e così gentile e beneducato”. “No. Io l’ho rifiutato”. “Perché Signore?”. “Perché l’Eterno non vede come vede l’uomo, l’uomo infatti guarda all’apparenza, ma l’Eterno guarda…” dove? “…al cuore”. Perciò miei cari amici, custodite il vostro cuore con ogni cura. Ho sentito un “amen”? (Amen). Dio guarda, vede ogni pensiero che passa sullo schermo conscio dei nostri pensieri, in modo chiaro e sicuro – forse anche di più – di quanto voi vedete il mio braccio che si agita avanti e indietro. Dio non vede come vediamo noi. Noi vediamo solo le cose esteriori. Lui vede le cose interiori. Non c’è mai un pensiero che voi ed io pensiamo di cui Dio non sia completamente consapevole. Ho sentito un “amen”? (Amen). I Suoi occhi penetrano nel vero cuore del nostro essere. E’ onnisciente, sa tutto.

Davide, il ragazzino pastore, magrolino che non era nemmeno in fila perché stava prendendosi cura delle pecore… I suoi fratelli maggiori l’avevano lasciato a lavorare per poter andare a presentarsi al profeta. Davide è quello che Dio ha scelto a causa di cosa? Del suo cuore. Aveva un cuore che conosceva e amava Dio. Lo stesso Davide prima di dare le redini della sua atuorità reale al figlio, Salomone, che cosa gli ha detto? 1 Cronache, questa volta, 28:9: “Tu, Salomone figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre, e servilo con…” cosa? “cuore integro e…” cosa? “animo volenteroso”. Dove mette l’enfasi Davide? Nell’obbedirGli con il comportamento? No, nell’obbedirGli tra l’orecchio destro e quello sinistro. E quando lo facciamo, allora il comportamento verrà da sé. Amen? (Amen). Sì…Sì. Perché lo esorta a servirLo con cuore fedele e animo volenteroso? “….perchè l’Eterno investiga tutti i cuori e comprende tutti gli intenti dei pensieri”. “Tutti…” cosa? “…gli intenti dei pensieri”. Che cosa sono gli intenti dei pensieri? Sono i motivi che stanno dietro ai pensieri. Dio li capisce tutti, miei cari amici, li capisce tutti.

Gesù cercava costantemente in vari modi di aiutare il Suo popolo eletto dell’antichità, gli Ebrei, ad arrivare a capire la natura spirituale dell’obbedienza che desidera. Capite, erano arrivati ad essere dei professionisti nel conformarsi alla lettera della legge, no? E per essere sicuri di farlo, i loro scribi e i farisei, i loro rabbini passavano moltissimo tempo a elencare i minuziosi dettagli che costituivano il comportamento corretto. In realtà, c’erano interi volumi scritti solo sull’osservanza della santità del sabato, fin nei minimi dettagli di ciò che era un comportamento corretto o no per il Sabato. E a proposito, ascoltatemi: meno lasciate che lo spirito della legge governi i vostri cuori, più avrete bisogno della lettera della legge per governare il vostro comportamento. Per contro, se avrete lo spirito della legge che governerà il vostro cuore, non avrete nemmeno bisogno della lettera della legge, perché il vostro comportamento sarà naturalmente conforme ad essa. Ho sentito un “amen”? (Amen).

Ma siccome lo spirito della legge non governava i loro cuori, allora dovevano definire fin nei più remoti, minimi dettagli, quello che costituiva un comportamento scorretto. E siccome erano così bravi a conformarsi a questi moltissimi obblighi e divieti, queste regole e norme, si erano convinti di essere cosa? “ricchi, arricchiti e di non aver bisogno di nulla” (Apocalisse 3:17). Oh, vi sembra familiare? E’ possibile che anche noi, alcuni di noi, abbiano fatto lo stesso? Quindi, come fa Gesù ad aiutare questi scribi e farisei auto-ingannati, “propri giusti”? ad uscire dalla loro voragine, dalla fossa del legalismo?

Beh, che cosa predicate ai legalisti? Che cosa predicate ai legalisti? Predicate il Vangelo? Attenzione, è una domanda a trabocchetto. Predicate il vangelo ai legalisti? No, non fino a che avrete prima predicato la legge. Davvero? Sì, davvero. Perché? Beh, che cos’è il Vangelo? Il Vangelo è la buona novella che c’è un Salvatore dal peccato, che ci perdona per i nostri peccati. Ma qualsiasi buon legalista non pecca da molto tempo. Forza ora! Quindi, non ha bisogno del perdono dei peccati, non ne ha bisogno da molto tempo. Ma quei cattivi pagani laggiù, che vivono oltre la frontiera, che vivono, sapete, secondo quei comportamenti sbagliati e che non osservano il sabato, quelli hanno bisogno del perdono, non io! Capite, amici miei, il vangelo è la buona notizia che c’è un Salvatore, ma un legalista è piuttosto convinto di essere capace di salvarsi da solo. E dirgli che ha bisogno di un Salvatore è una specie di offesa per lui. State ascoltando quello che dico? Quindi, prima di avere anche solo la speranza di dare inizio alla proclamazione del vangelo, dovete aiutare un legalista a riconoscere che ha bisogno di un Salvatore – della sua “situazione di peccato”, in altre parole. Mi seguite su questo?

E come lo aiutate a capire la sua condizione di peccato, di caducità, di bisogno? “Io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge” (Rom 7:7). Capite, questo è il motivo per cui Paolo dice che la legge è il nostro maestro che ci accompagna a Cristo, per essere giustificati mediante la fede (Gal 3:24). Mi seguite? Tutti noi cerchiamo naturalmente di giustificarci tramite cosa? Le opere. E la cosa spaventosa è che se siamo abbastanza bravi a conformarci alla lettera della legge, ci inganniamo al punto da pensare che saremo salvati sulla base delle nostre opere buone.

Quindi il Maestro Predicatore, quando predica agli scribi e ai farisei, che cosa predica? Predica la legge…Sì, predica la legge. E se non ci credete, leggete con me. Matteo capitolo 5, il Sermone sul Monte. Il racconto classico del suo discorso più frequentemente ripetuto. Matteo 5, prendiamo il versetto 20. “Perché io vi dico: se la vostra giustizia non supera…” …se la vostra giustizia non cosa, classe? “… supera quella degli scribi e dei farisei, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli”. Per favore, notate che gli scribi e i farisei avevano una giustizia, qual era? Obbedire alla lettera della legge, conformarsi alla lettera della legge. Gesù dice che non ne avete bisogno? Gesù dice che non vi serve? No, Gesù dice che vi serve, cosa? Più di quella. Mi seguite? “Se la vostra giustizia non supera” il conformarsi esternamente alla lettera della legge, non avrete modo di entrare nel regno dei cieli. Perché? Perché senza santificazione nessuno vedrà Dio (Ebrei 12:14). E se stiamo diventando santi, dove dovremo esserlo? Beh, dove siamo? “Come pensa nel suo cuore, così egli è” (Pr 23:7). Quindi, se vogliamo essere santi, dobbiamo esserlo tra l’orecchio destro e il sinistro. Dobbiamo fare in modo che i nostri pensieri e sentimenti siano conformi allo spirito della legge, allo stesso modo in cui le nostre parole e azioni sono in conformità con la lettera della legge. Questo è il motivo per cui Gesù nello stesso sermone dice: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt5:8). Volete vedere Dio? Per Sua grazia dovete diventare cosa? Puri di cuore. Non è un’opzione: “Senza santficazione nessuno vedrà Dio”. Per favore, sappiatelo, cari amici.

Sapete, la cosa che mi spaventa davvero è che ci saranno così tanti Avventisti del Settimo Giorno coscienziosi che rispettano la lettera della legge che setniranno quel terribile verdetto quando Gesù verrà: “Allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità, io non vi ho mai conosciuto”. (Mt 7:23). E barcolleranno indietro, e diranno: “Aspetta un momento, hai preso quello sbagliato. Io ho osservato la tua legger per, oh… così tanti anni. Sono andato in chiesa ogni sabato! E sono riuscito a non fare nulla di male al sabato! Sono riuscito persino a non guardare la TV di sabato. Su, devi aver sbagliato persona!”. “Allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità”. Capite, miei cari amici, se facciamo le cose giuste per le motivazioni sbagliate, agli occhi di Dio questo è iniquità. Mi avete sentito? Non importa quanto coscienziosamente abbiate osservato la lettera della legge, se non lo fate per amore di Dio non è nemmeno obbedienza, è inquità. E vi prego di rendervi conto di questo ora, mentre c’è ancora una possibilità di farlo sul serio. Ho sentito un “amen”? (Amen).

Dio vieta che continuiamo con la nostra propria giustizia e l’autoinganno, finché non diventi troppo tardi per diventare autentici. Ecco perché non potete, per favore non dovete, infastidirvi per quello che faccio qui. So che non è piacevole avere qualcuno che dice che potreste persino non essere convertiti, anche se avete i capelli grigi e sedete nella stessa panca con camicia e cravatta da tantissimi anni. Nessuno che sia un coscienzioso osservatore della lettera della legge ama sentire qualcuno che gli dice che non è nemmeno convertito. Ma miei cari amici, può succedere! Per favore non scopritelo quando è troppo tardi per far qualcosa. Per favore. Per il bene vostro e di Cristo, per favore. Dio richiede di più, più della giustizia degli scribi e dei farisei. Sì, è richiesta l’obbedienza alla lettera della legge, ma miei cari amici, dovete fare più di questo. Dobbiamo avere un’obbedienza spirituale. Dovete essere innamorati del Legislatore, se volete davvero osservare la legge. Ho sentito un “amen”? (Amen).

Non potete davvero osservare il sabato a meno che non amiate il Signore del Sabato. Non mi importa quanto il vostro comportamento sia tecnicamente corretto. Se non siete qui per amore di Gesù, non state osservando la santità del sabato. Devo dirvi le cose come stanno. Giovani amici, per favore, ascoltatemi. Coloro che davvero osservano il sabato, trovano delizia nel sabato. Perché? Perché trovano delizia nel Signore del sabato. E non vedono l’ora che il sole tramonti il venerdì sera piuttosto che tramonti il sabato sera. Ben diverso dal resto di noi. Sentite quello che vi sto dicendo? (Amen). Vi sto parlando con schiettezza, miei cari amici. Per favore non infastiditevi per questo. Se non vedete l’ora che tramonti il sole il sabato sera piuttosto che il venerdì sera, vi sto dicendo che non osservate il sabato, no. Non mi importa quanto il vostro comportamento sia appropriato per 24 ore, non avete osservato il sabato. Perché? Perché osservare il sabato per voi è soprattutto un obbligo, e siete sollevati di non doverlo fare per un’altra settimana. E ora potete tornare a fare quello che davvero avreste voluto fare nelle ultime 24 ore, ma di cui vi siete privati per osservare il sabato. Sapete che vi sto dicendo la verità.

E se è in qualche modo analogo alla vostra esperienza, miei cari amici, per favore sappiate che non siete pronti per andare a casa nella casa del Padre, per osservare il sabato del millennio. Ne abbiamo parlato ieri sera. Il millennio, cos’è? E’ il sabato del settimo giorno, nel calcolo di Dio. Per Dio un giorno è come cosa? Mille anni. (2 Pt 3:8). Quanti anni ha il pianeta? 6.000. Beh, cosa sapete? Cosa pensate sia il millennio? Il sabato, il settimo giorno nella settimana della salvezza. E miei cari amici, dovete essere davvero onesti con voi stessi. Se fate fatica a osservare un sabato di 24 ore, sarete felici di osservare un sabato di 1000 anni?

E, come vi ho detto prima, ascoltatemi: Dio non porterà in cielo nessuno che non sia felice di esserci. Capite, staremo in cielo per molto tempo. Ho sentito un “amen”? (Amen). E non so voi, ma non credo in un Dio che crede in un tormento eterno. Ma sono qui per dirvi che se Dio portasse una persona non convertita in cielo, sarebbe per lei un inferno… sarebbe un inferno. E staremo là per molto tempo miei cari amici, anche i più anziani, per favore, per favore vi prego imparate a essere felici nella santificazione ora, perché la santità è tutto quello che avremo in cielo. E se non trovate la felicità nella santificazione, non sarete felici di starvi e non potrete andarci perché senza santificazione nessuno vedrà Dio. Sono stato chiaro? (Amen). Dobbiamo fare di più che non solo conformarci esteriormente, cari fratelli Laodicesi… Dobbiamo fare di più.

E dopo aver detto questo, che cosa ha fatto Gesù? Ha approfondito la natura spirituale della legge. Ed eccoci qui, non sarà divertente, ma dobbiamo farlo. Iniziamo a parlare dei nostri sentimenti, dei nostri sentimenti. Iniziamo subito con i nostri sentimenti. Vuole aiutarci a capire come la legge abbia giurisdizione sui nostri sentimenti. Quale comandamento sceglie? Matteo 5:21: “Voi avete udito che fu detto agli antichi: ‘Non…’ cosa? uccidere’ e ‘Chiunque ucciderà sarà sottoposto al giudizio’.” Ora, lo scriba gonfio della propria giustizia, il fariseo che ascoltava fece una breve revisione della sua vita: “Ho mai messo il coltello nella schiena di qualcuno? No. Ho mai picchiato qualcuno in testa e l’ho ammazzato? No, perciò per quanto riguarda quella legge, sono nel giusto”. Capite, se prendete la legge alla lettera, probabilmente non c’è nessuno in questa stanza che ha infranto il precetto che dice: “Non uccidere” (Es 20:13). Capite che cosa sto dicendo? Ma che cosa va avanti a dire il Legislatore? Forza ora, guardateLo, ascoltateLo. Che cosa va avanti a dire? Va avanti a spiegarci quello che intendeva dire davvero. E a proposito, ha l’autorità per farlo? Sì, è colui che ha scritto di Suo pugno sulle tavole di pietra. Ha il diritto di dirci che cosa voleva davvero intendere. E ascoltateLo. “Ma io vi dico”, Io, il Legislatore, “… vi dico … chiunque si adira con suo fratello senza motivo sarà sottoposto a giudizio. E chi avrà detto”, livello due, “… chi avrà detto al proprio fratello: ‘Raca!'” …tradotto genericamente come stupido, “… sarà sottoposto al sinedrio. E”, livello tre, “chi gli avrà detto: ‘Stolto!’ …parole molto forti che significano “tu ateo dissoluto…” “… chi gli avrà detto: ‘Stolto!’ sarà sottoposto al fuoco della Geenna”. Per favore notate che la colpa aumenta più è aperta, diretta e e forte la rabbia o l’odio espresso.

Ma per favore sappiate che anche al terzo livello siamo ben lontani da un vero omicidio, no? Ma la cosa che dovete riconoscere con me stamattina è che noi, agli occhi di Dio, possiamo infrangere la legge che dice: “Non uccidere”, persino quando abbiamo un semplice sentimento di rabbia, persino prima di esprimerlo con una sola parola: “Stupido“. Quello è già il secondo livello. Perché? Perché la legge è spirituale, ecco perché. Ha giurisdizione sui nostri sentimenti, sui nostri sentimenti più reconditi, non solo sul comportamento. Alcuni di voi potrebbero dire: “Oh, dai ora, vacci piano… Dopo tutto dice: “chiunque si adira contro suo fratello senza motivo sarà sottoposto a giudizio”. Questo mi mette in salvo, io non sono mai arrabbiato senza motivo. Ho sempre delle buone ragioni per essere arrabbiato con lui. Intendo dire, mi ha detto qualcosa di davvero cattivo, ha fatto qualcosa di male, ecco perché sono arrabbiato. Sicuramente non si applica nel mio caso, vero?”. Ascoltate, miei cari ricercatori di scappatoie… Ascoltatemi per favore.

La frase “senza motivo” non si trova in alcuni dei manoscritti più antichi, che sono considerati i più accurati. Non c’è, non c’è. E alcune delle più recenti traduzioni onorano questi antichi manoscritti dicendo così: “Chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto a giudizio”. E a proposito, se volete un concetto di base, senza arrampicarvi sugli specchi, e sono sicuro che lo vogliate, vero? Bene, allora lasciate da parte le scappatoie. Prendete 1 Giovanni 3:15: “Chiunque odia il proprio fratello è omicida…” Ci sono scappatoie qui? No. Trasgredite la legge, trasgredisco la legge che dice: “Non uccidere” anche solo se ho dei sentimenti di odio verso mio fratello. Lo capite, amici miei? Ci siamo tutti su questo?

Ora questo “senza motivo” se volete insistere nell’includerlo, per favore, rendetevi conto che la sola cosa plausibile qual è? La legittima indignazione. C’è una forma di collera che non è peccato? Sì, si chiama legittima indignazione. Ma cos’è la legittima indignazione? State molto attenti a quello che cercate di mettere sotto il titolo “legittima indignazione”. Cos’è la legittima indignazione? E’ l’odio per il peccato. Gesù odiava il peccato? Oh, odiava il peccato con un odio perfetto, ma allo stesso tempo amava il peccatore con amore perfetto. Ho sentito un “amen”? (Amen) Lo abbiamo capito un po’ di tempo fa, no? Amiamo il peccato e odiamo il peccatore e la chiamiamo legittima indignazione? No, non fate così. Per favore, non fate così. Child Guidance (Guida per i bambini) pagina 95: “E’ peccato parlare in modo impaziente, frettoloso o essere arrabbiati – anche se non parliamo”. Questo è quello che Gesù dice nel Sermone sul Monte. Quindi, semplicemente perché sapete mordervi la lingua e trattenervi dal dire “stupido”, non significa necessariamente che non avete trasgredito la legge che dice: “Non uccidere”, vero? No.

E state attenti qui, state attenti a non cadere nel ragionamento guidato dalla carne. Sapete, la mente guidata dalla carne potrebbe dire: “Beh, se sono colpevole di trasgredire la legge che dice: “non uccidere”. anche solo quando provo rabbia o odio verso un fratello, potrei allora andare oltre e finire il tutto prendendolo a pugni, tanto sono già colpevole. O ammazzarlo”. Oh, miei cari amici, per favore sappiate che la vostra colpa aumenta notevolmente, giusto? Aumenta notevolmente, quindi non prendete quella strada.

Ecco un’altra cosa: Signs of the Times (Segni dei tempi) 5 giugno 1901: “Cristo, nei Suoi insegnamenti, ha sviluppato appieno i principi della legge, chiarendo che non riguardano solo le azioni esteriori, ma hanno anche a che fare con…” cosa? “… con il cuore, raggiungendo persino i pensieri inespressi”. Sì, è meglio mordersi la lingua e non dire: “Stupido“, ma la legge raggiunge i pensieri e le emozioni inespresse nell’intimo del cuore, e se avete sentimenti di odio e rabbia verso un fratello, avete trasgredito la legge che dice: “Non uccidere” e il motivo è che è una legge spirituale.

Efesini 4:26 dice: “Adiratevi e…” cosa? “… non peccate, il sole non tramonti sul vostro cruccio”. Di cosa stiamo parlando qui? Review and Herald, 18 febbraio 1890: “E’ una giusta indignazione contro il peccato, che ha origine dallo zelo per la gloria di Dio, non è la rabbia sollecitata dall’amore per se stessi o l’orgoglio ferito, a cui ci si riferisce nelle Scritture: ‘Adiratevi e non peccate'”. Qual è l’unica rabbia che non è peccato? La legittima indignazione. Ho sentito un “amen”? (Amen) Oh, amici miei, che Dio ci aiuti a imparare a gestire i nostri sentimenti con lo spirito della legge, che è amore. Ho sentito un “amen”? (Amen)

E sono qui a dirvi che mentre impariamo a farlo, saremo persone comunque più felici. E’ piacevole essere arrabbiati e avere sentimenti di odio verso gli altri? Lo è? No, rende voi infelici e rende loro infelici. Il peccato vi rende infelici. E’ piacevole avere sentimenti di amore verso gli altri? Sì. Volete essere felici? Allora imparate ad essere santi. Imparate a essere santi tra l’orecchio destro e quello sinistro. Imparate a custodire il cuore con ogni cura. Imparate a sottomettere i vostri pensieri e sentimenti allo spirito della legge.

Cari voi, abbiamo finito il tempo. Dobbiamo rivolgere la nostra attenzione alla legge che si applica ai nostri pensieri. Dopo ci riuniremo di nuovo, dopo il nostro pranzo in comune… e tornerete tutti, vero? (Amen). Non è stato un “amen” unanime, vi darò una seconda possibilità. Tornerete tutti, vero? (Amen). Se non tornate, dovrò chiedere al fratello di mettere un altro nastro e continuerò a predicare ora. Quindi, tornerete, vero? Alziamoci per la preghiera finale.

Padre nei cieli, ti ringrazio così tanto che ci aiuti a capire qual è il nostro ruolo per cooperare nello sviluppo di un carattere simile a Cristo. Questo include custodire il cuore con ogni cura. Questo è il nostro compito, è il nostro obbligo. Siccome la legge è spirituale, dobbiamo imparare a mettere i pensieri e i sentimenti in armonia con lo spirito della legge, che è amore, non solo le parole e le azioni in conformità con la lettera. Ma, Padre, questo è forse un concetto completamente nuovo per alcuni di noi qui, e dobbiamo non solo capirlo, ma anche sperimentarlo, se vogliamo essere pronti per la venuta di Gesù. Grazie, Signore, che, con un cuore nuovo e con il potere dello Spirito Santo, 01:e con la motivazione dell’amore, ci rendi capaci 01:di mantenere i nostri pensieri e sentimenti in armonia con lo spirito della legge. 01:E sperimenteremo una gioia e una felicità più grandi, 01:mentre cresceremo nella santificazione. 01:E diventeremo in questo modo cittadini adatti, 01:anzi, felici del cielo. 01:Per favore possa questa essere la nostra esperienza: questa è la mia preghiera nel nome di Gesù 01:e tutti dicano: “Amen”. 01:Dio vi benedica, amici miei, Dio vi benedica.