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Si dice che la formazione del carattere sia il compito più importante mai affidato agli esseri umani. Nell’ora che segue esploreremo sia il nostro privilegio sia la nostra responsabilità nell’assomigliare a Cristo nel carattere. State con noi in questo momento importante per il rinnovamento personale in cui il pastore Stephen Wallace ci porterà “Di gloria in gloria”.

Buonasera amici, che bello vedervi qui stasera. Grazie per aver fatto lo sforzo di venire per continuare a studiare diligentemente il compito mai affidato agli esseri umani, la formazione del carattere (PEC 128.2). Abbiamo avuto una giornata importante ieri e ci siamo concentrati sul nostro ruolo collaborativo, che è la gestione della mente. Il nostro ruolo collaborativo probabilmente può essere riassunto accuratamente e brevemente nelle parole del saggio: “Custodisci il tuo cuore con ogni cura” (Prov 4:23). E’ l’unica cosa su cui ragionare. “… come pensa nel suo cuore, così egli è” (Prov 23:7). Ecco dov’è il carattere, il cuore rappresenta l’intelletto e gli affetti, che comprendono i pensieri e i sentimenti. E pensieri e sentimenti insieme costituiscono il carattere morale (5T 310.1). Perciò, se vogliamo essere trasformati mediante il rinnovamento della mente (Rom 12:2), se vogliamo imparare a pensare e sentire come fece Gesù, che è appunto il significato della formazione del carattere, dobbiamo imparare a “custodire il cuore con ogni cura” (Prov 4:23). E’ l’unica cosa che ha senso.

Abbiamo visto che l’obiettivo di questa gestione della mente è stabilito per noi dalla Parola di Dio. Cosa dobbiamo fare? “Rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo” (2 Cor. 10:5). E’ un obiettivo alto. Ho sentito un “amen”? (Amen). E’ un obiettivo alto. Abbiamo esaminato varie ragioni per cui è nostro dovere – non le possiamo rivedere – custodire il cuore con ogni cura. Siamo anche arrivati alla conclusione, in quegli studi, che è impossibile farlo per la natura umana. In realtà la natura umana non riesce nemmeno a sottomettere un pensiero all’ubbidienza di Cristo. Come lo sappiamo? Perché ce lo dicono le Scritture. “La mente governata dalla carne è…” cosa? “… inimicizia contro Dio, non è sottomessa alla legge di Dio e nemmeno può esserlo” (Rom 8:7).

Quindi qual è la soluzione? Miei cari amici, l’unico modo per riuscire a “custodire il cuore con ogni cura” è riceverne uno nuovo, amen? (Amen). Ma abbiamo continuato rendendoci conto che non avremo un cuore nuovo a meno che non lo chiediamo, e non lo chiederemo a meno che non riconosceremo il nostro bisogno. E quindi noi… Abbiamo passato un po’ di tempo cercando di far diventare la legge nostro precettore (Gal 3:24), vero? Abbiamo fatto penetrare il raggio della sua luce fino all’intimo del nostro essere perché ci rivelasse la radice del problema del peccato. Siamo piuttosto bravi a riconoscerne il frutto perché fa parte dell’ambito del comportamento, dove possiamo vederlo. Ma la radice sta sotto la superficie, e ci vuole giudizio spirituale per vedere sotto la superficie. Il cuore egoista che riceviamo come eredità è la radice (LHU 326.4). E quando scopriamo la radice allora vediamo la pienezza del problema del peccato.

E quando vedrete la pienezza del problema del peccato, andrete a cercare la pienezza della soluzione al peccato.

E mentre la legge ci spinge, l’Agnello ci attira (1 SM 341.2). E quando andiamo ai piedi della croce, gridiamo insieme a Davide, non solo per chiedere il perdono dei peccati, ma per cos’altro? ” O Dio, crea in me un cuore puro, e rinnova dentro di me uno spirito saldo” (Salmo 51:10). Ecco dove abbiamo finito.

Cari voi, molti di voi, se non tutti, si sono fatti avanti quando vi ho invitato a farlo come segno del vostro desiderio di avere quel cuore nuovo. E per tutti coloro che stavano davvero cercando un cuore nuovo, so che Dio ha adempiuto la Sua promessa di fare un Nuovo Patto con voi. E’ duplice: “Scriverò la Mia legge…” dove? “… nei loro cuori e nelle menti” (Ebrei 8:10) – pensieri e sentimenti – “e non mi ricorderò più dei loro peccati e dei loro misfatti” (Ebrei 8:12). Vedete, la promessa della Nuova Alleanza soddisfa un duplice bisogno: il perdono dei peccati e un cuore nuovo per aiutarci a vincere il Peccato, la natura egoista.

Ora, che cosa studieremo stasera? Abbiamo uno studio molto, molto importante. Dobbiamo mettere a fuoco e riconoscere il fattore ostile contro cui dovremo combattere anche come cristiani nati di nuovo, se vogliamo riuscire a custodire il cuore con ogni cura ed essere trasformati mediante il rinnovamento della mente. C’è un fattore che si oppone. Qual è? Il titolo dello studio potrebbe darvi un buon indizio: “La concupiscenza della carne contro lo Spirito”. Ora, che cosa vuol dire? Questo è l’argomento di oggi. Ma le cose spirituali si giudicano come? Si giudicano spiritualmente. Quindi, prima di procedere, prima di osare aprire la Parola di Dio, dobbiamo fermarci per fare cosa? Aprire i nostri cuori e invitare lo Spirito di Dio a entrare. Volete unirvi a me, come facciamo di solito, per qualche momento di preghiera in ginocchio? E mentre pregate per voi, per favore, ho bisogno delle vostre preghiere. Pregate per me.

Padre mio nei cieli, nel nome di Gesù Cristo vengo di nuovo a nome mio e a nome dei miei fratelli e sorelle acquistati col sangue, prima di tutto a ringraziarTi del privilegio di chiamarTi Padre. E’ bello appartenere a Te. Ti prendi così bene cura dei Tuoi figli. Ma Padre, veniamo a cercare il dono più prezioso ora, ed è il dono dello Spirito Santo. Per favore, effondilo su di noi. Dobbiamo capire che cosa ci si oppone nella ricerca di un carattere simile a Cristo, ma per farlo abbiamo bisogno del discernimento spirituale. Per questo Padre, effondilo su di noi, quello Spirito Santo che solo può velocizzare e dare energia alle nostre facoltà mentali e spirituali e ci rende in grado di afferrare la verità con l’intelletto, abbracciarla col cuore e sottomettervisi con la volontà. Padre, per favore, mediante un miracolo di grazia, prendi questo povero veicolo e fa’ che sia un canale per la benedizione della verità. Accogli questa preghiera, perché la faccio nel nome di Gesù. Amen.

Il cuore nuovo che riceviamo su richiesta ai piedi della croce, può essere custodito. Amen? (Amen). Può essere gestito, grazie a Dio. C’è una frase che vorrei condividere con voi alla fine della lezione 20, ma era finito il tempo, come sempre. Si trova verso la fine di pagina 44. Review and Herald, 17 maggio 1887: “Quando la legge di Dio è scritta nel cuore verrà evidenziata in una vita pura e santificata. I comandamenti di Dio non sono lettera morta. Sono spirito e vita, rendono l’immaginazione e persino i pensieri sottomessi alla volontà di Cristo (2 Cor 10:5). Il cuore su cui sono scritti sarà custodito con ogni cura perché da esso sgorgano le sorgenti della vita (Prov 4:23)”.

Soltanto quale cuore può essere custodito con ogni cura? Solo il cuore nuovo che è governato dalla legge, cioè da uno spirito d’amore. Solo un cuore del genere può essere custodito con ogni cura. Ma quello che devo sottolineare, miei cari amici, è che persino un cuore nuovo richiede di essere governato con ogni cura. Richiede cosa? Ogni cura. Capite, per la prima volta, abbiamo la capacità di governare i pensieri e i sentimenti quando riceviamo questo cuore nuovo. Ma per favore cercate di capire che non è né semplice né automatico che accada. Richiede ancora cosa? Ogni cura.

Ora, la mia domanda è questa: Perché persino il cuore nuovo necessita di essere diligentemente governato? A causa del fattore di opposizione che rimane, anche se regna più, che si chiama carne. Mi seguite su questo? Perché c’è bisogno di ogni cura per gestire l’attività, i pensieri e i sentimenti, anche se il cuore è nuovo? A causa del fattore di opposizione che rimane, anche se non regna più, chiamato “carne”.

Ora, questo è il titolo del nostro studio: “La carne ha desideri contrari allo Spirito”. ed è preso da Galati 5:17. Osservate questo versetto con me; partiamo dal vers. 16: Paolo dice: “Camminate secondo lo Spirito” Pausa. “Camminate secondo lo Spirito”. A chi si sta ovviamente rivolgendo con questa esortazione? A coloro che sono nati dallo Spirito, corretto? Nessuno può camminare a meno che non sia nato. Non si può camminare secondo lo Spirito, a meno che non si sia nati dallo Spirito. Quindi Paolo si sta rivolgendo a coloro che hanno fatto quel pellegrinaggio ai piedi della croce, come abbiamo fatto ieri, spinti dalla legge, attirati dall’Agnello, e hanno gridato con sincerità: “O Dio crea in me un cuore puro, e rinnova in me uno spirito saldo” (Salmo 51:10). Sta parlando a coloro che sono rinati e hanno ricevuto un cuore nuovo. Solo loro sono in grado di camminare secondo lo Spirito. Ci siamo tutti? Osservate la prossima frase: “Or io dico: ‘Camminate secondo lo Spirito e non… (che cosa?) … secondo i desideri della carne.'” E’ questo che dice?

Non fatelo fare a me… Guardate attentamente – ritenetemi responsabile della corretta lettura delle Scritture. E’ questo che dice? Camminate secondo lo Spirito e non secondo i desideri della carne?

No, dice: “Camminate secondo lo Spirito e non…” che cosa? “… adempirete i desideri della carne”. C’è differenza? Oh, sì, c’è differenza. Qual è? Miei cari amici, è il semplice fatto che i cristiani nati di nuovo hanno ancora desideri della carne. Ma grazie a Dio, i cristiani nati di nuovo non devono più adempierli. Amen? (Amen). Per favore riconoscete il fatto che quando rinasciamo convivono in noi due nature. Capite? Quando nasciamo per la prima volta, abbiamo solo, che cosa? Una natura, la natura carnale. “Ciò che è nato dalla carne è carne” (Gv 3:6) e questa è la sola natura che abbiamo fino a che non nasciamo di nuovo. Poi: “Ciò che è nato dallo Spirito è spirito” (Gv 3:6). Ma per favore notate che quando otteniamo una natura spirituale, abbiamo ancora la natura carnale, della carne. Essa non ci possiede più, ma l’abbiamo ancora. Non sta regnando più, ma sarà meglio che crediate che rimane. Ci siamo tutti su questo?

Osservate come Paolo lo dice chiaramente. E, per favore, tenete a mente che sta parlando dell’esperienza del cristiano rinato in questo brano. “Camminate secondo lo Spirito, e non adempirete i desideri della carne, la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne, e queste cose sono opposte l’una all’altra, cosicché voi non fate quel che vorreste” (Gal 5:16-17).

Ora, lasciate che vi faccia notare qualcosa qui. In greco il verbo tradotto con “avere desideri”, in quale tempo verbale pensate che sia? Al presente attivo. In altre parole, Paolo letteralmente sta dicendo del cristiano: “Perché la carne… (cosa?) ha continuamente desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha continuamente desideri contrari alla carne”. Avete sentito che cosa ho detto? Lo Spirito ha che cosa? Continuamente desideri Per favore cercate di capire qualcosa di molto importante qui. Quando voi ed io usiamo questa parola, desideri, di solito pensiamo alla passione sessuale, vero? Ma, nella lingua greca, anche se la parola è usata anche in riferimento a questo, ha un senso molto più generico, semplicemente significa desideri forti. Significa semplicemente che cosa? Forti desideri, passioni. Ecco perché Paolo dice che lo Spirito ha desideri contrari alla carne. Lo Spirito ha desideri forti -la natura spirituale, quel cuore nuovo. E la natura carnale ha desideri forti che sono, come? “contrari gli uni agli altri”. Che cosa significa contrari? Sono completamente all’opposto. E noi come cristiani, miei cari amici, dobbiamo gestire questo fattore che si oppone. Riceviamo un cuore nuovo che ha nuovi desideri, ma abbiamo ancora la vecchia natura che si oppone a questi nuovi desideri. Mi seguite su questo? Si oppone in continuazione a questi nuovi desideri, e dovremo riconoscere questo fattore di opposizione, a soprattutto dovremo imparare a superarlo. Dovremo imparare come rifiutare di “adempiere i desideri della carne”. Li abbiamo ancora, ma grazie a Dio, non dobbiamo più, che cosa? Adempierli, cedere ad essi, arrenderci.

E, a proposito, qui è esattamente dove nasce la tentazione. E’ la natura bassa, corrotta, chiamata carne. Un cristiano è soggetto alla tentazione? Certo! E da dove viene la tentazione? Giacomo 1 (vers. 14) “Ciascuno invece è tentato quando è trascinato e adescato dalla propria concupiscenza”. “Dalla propria concupiscenza”. Sì, Satana è coinvolto qui, certo… Ma Satana ci tenta stimolando e fomentando appetiti egoistici e perversi e passioni della nostra bassa natura. E questo è quello che dobbiamo fare a questo punto.

Essere sicuri di aver capito che questa “carne”… ok? ha desideri contrari allo Spirito. Che cos’è la carne? E’ quella cosa attaccata alle mie ossa come un misero cappotto? E’ di questo che stiamo parlando, della carne in senso letterale? No. Ora, attenti, è strettamente legata a quella, vi è intimamente associata, ma non è sinonimo di ciò che è attaccato alle mie ossa. Che cos’è? Ecco una definizione ispirata che vale tanto oro quanto pesa il libro in cui si trova. Il libro è “Adventist Home”, pag. 127. Ascoltate attentamente: “Le passioni più basse hanno sede nel corpo e lavorano tramite esso”. Pausa.

Capite perché dico che è strettamente legata con questa carne? Le passioni più basse hanno… Che cosa? Sede nel corpo e lavorano attraverso il corpo.

Continuiamo a leggere: “La parola ‘carne’ (tra virgolette) o ‘carnale’ (di nuovo tra virgolette), o ‘desideri carnali’ (ancora una volta tra virgolette), riguardano l’infima natura corrotta; la carne (non tra virgolette, questa volta in senso letterale) … la carne in se stessa non può agire contro la volontà di Dio”. Capite che cosa ci è appena stato detto qui? Questa cosa che è letteralmente attaccata alle mie ossa può agire contro la volontà di Dio? No. Ma cosa mi dite della “carne” tra virgolette? … che ha sede nel corpo e lavora attraverso di esso – tramite il sistema ormonale, tramite il sistema nervoso… Ha la capacità di lavorare contro il volere di Dio? Miei cari amici, è proprio ciò che fa. Si oppone in modo incorreggibile alla volontà di Dio, perché è egoista in maniera innata. Avete colto?

La nostra naturale, più bassa natura, che riceviamo come diritto di nascita dai nostri genitori decaduti, è depravata. E l’essenza della depravazione. È che cosa? Egoismo (ST 25 dicembre 1901, §9). Quando la natura umana si corruppe, si produsse uno squilibrio morale, una perversione di tutte le nostre facoltà (1MCP 228.1). Si chiama depravazione. E tutte quelle meravigliose facoltà simili a quelle divine che, prima della caduta, erano usate per far felice Dio e glorificarlo ed erano inclini soltanto a questo, quando si corruppero, quando divennero infette e moralmente squilibrate per via dell’egoismo, furono inclini a gratificare e glorificare chi? L’ego! L’ego!

E quando successe? Successe 6000 anni fa nel Giardino dell’Eden. 6000 anni fa. Ora, cercate di capire questo aspetto con me. E’ molto importante farlo. L’uomo ha sempre avuto una natura inferiore, anche prima della caduta. L’uomo aveva una natura inferiore, ovvero fisica, che condivideva con il regno animale. Tuttavia l’uomo è distinto dal regno animale per aver ricevuto da Dio anche una natura più elevata, che lo rende una creatura fatta a somiglianza di Dio, a differenza del regno animale. E questa natura superiore comprende la coscienza dell’uomo, la sua capacità di ragionare, di ricordare, di valutare, di prendere decisioni sulla base della sua comprensione della volontà di Dio. Queste sono tutte funzioni della sua natura più elevata. E l’uomo, con la sua natura superiore, doveva gestire la sua natura inferiore, e restare in armonia con la volontà di Dio. E, finché la natura più elevata dell’uomo rimase sottomessa all’autorità di Dio, egli fu in grado di mantenere un perfetto controllo sui suoi appetiti e passioni. Egli si concedeva solo ciò che era lecito, e che egli gestiva unicamente per la sua salute e felicità. E questo è ciò che Dio aveva in cuore per l’uomo per sempre. Capite com’è il quadro? L’uomo non aveva appetiti o passioni perverse e, con la sua natura superiore, restava sottomesso a Dio, avendo il controllo perfetto sui suoi appetiti e passioni di natura inferiore, ovvero fisica.

Ora, che cosa successe alla caduta? Qualcosa di molto radicale avvenne alla caduta. Che cosa? Beh, Satana andò dai nostri progenitori facendo appello alle tre categorie di desideri riguardanti la natura inferiore. Ricordate, come abbiamo osservato prima, Genesi 3:6: “La donna vide che l’albero era buono da mangiare” che cos’è? La concupiscenza della carne, ecco che cos’era diventata ora la concupiscenza della carne (1 Gv 2:16). “… era piacevole agli occhi” che cos’era? La concupiscenza degli… Ora era diventata concupiscenza degli occhi, dopo la caduta. “… era desiderabile per rendere uno intelligente” che cos’è? Ora era diventato orgoglio della vita, dopo la caduta.

Ma quando Satana fece appello a quei desideri prima della caduta, non erano per nulla pervertiti, vero? Non erano per nulla egoistici o peccaminosi. Ci siamo tutti su questo? Ma, quando riuscì a farli indulgere in quei desideri, in quelle tre aree, in modo vietato da Dio, mangiando del frutto proibito (Gen 3:17), che cosa successe a quei desideri? Due cose:

divennero pervertiti, moralmente squilibrati, perché contaminati dallo spirito o principio dell’egoismo.

E, in secondo luogo, ottennero un ascendente sulla natura umana .

Quali sono dunque le due cose accadute alla caduta? La natura inferiore si pervertì, divenne bassa, corrotta. E in secondo luogo, che cosa successe? Guadagnò un influsso sulla natura umana. E ora arriviamo all’espressione biblica “uomini carnali”. Che cosa significa? Significa che ora obbediamo, o pensiamo, ai dettami della carne. Siamo sotto la tirannia di questa natura inferiore e corrotta. Perché fin dalla caduta, non solo si pervertì, ma guadagnò un ascendente su di noi. (AH64.3).Ci siamo tutti? Ora, questo è il modo in cui tutti noi siamo venuti al mondo per natura. Siamo nati con una natura carnale, egoista, naturalmente disturbata, moralmente squilibrata e depravata, siamo nati con questa influenza sulle nostre facoltà superiori. E, anche se abbiamo ancora delle facoltà più alte, la coscienza ad esempio, non siamo in grado di governare la natura carnale da noi stessi. Non possediamo un potere del genere. Senza di Lui non possiamo fare… cosa? Nulla. (Gv 15:5). Possiamo desiderare di essere migliori e agire meglio. Possiamo sentirci in colpa per aver sbagliato. Ma, senza l’aiuto di Dio, siamo incapaci di vincere e avere potere sulla nostra natura carnale. Ci siete? Il nostro essere naturale tiranneggia la nostra natura spirituale. Regna, regna anche se la natura spirituale ancora… Che cosa? esiste, anche nell’uomo decaduto.

Finché ovviamente – e devo evidenziare questo elemento – tramite un’indulgenza volontaria nel peccato, l’uomo non distrugge completamente anche ciò che rimane della propria coscienza. Dopodiché sarà solo e interamente carnale. E questo, a proposito, è la condizione che la razza umana raggiunse prima del diluvio, quando “tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo” (Gen 6:5). E miei cari amici la razza umana sta velocemente raggiungendo ancora una votla questa condizione. “E come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell’Uomo” (Lc 17:26). Ma ci sono ancora molti che hanno tracce della natura spirituale. La somiglianza divina è “deturpata e quasi cancellata” (PEC 10.3) secondo la definizione dello Spirito di Profezia, ma non interamente. Mi seguite?

Ma anche se rimane, è incapace di che cosa? Di regnare senza la potenza divina. E dove prendiamo quella potenza divina? Otteniamo il potere divino quando andiamo ai piedi della croce e gridiamo che cosa? “O Dio, crea in me un cuore nuovo e rinnova in me uno spirito saldo”. Quando lo facciamo, come risponde Dio? Stimola e dà energia alle nostre facoltà spirituali fino ad allora tiranneggiate. Dà loro potere, le nobilita e le rende in grado di fare che cosa? Di avere ascendente. Mi seguite? Ora siamo quelli che la Bibbia chiama “uomini spirituali”, non più carnali. Non dobbiamo più badare od obbedire ai dettami della carne. Ora siamo guidati dallo Spirito. Ora abbiamo potere per occuparci od obbedire ai precetti dello Spirito Santo mediante la nostra coscienza. Mi seguite su questo?

Ma qui, cari amici, sta la domanda: Quando ha luogo questo cambiamento soprannaturale, che cosa succede alla natura carnale? Se ne va semplicemente via? O cessa semplicemente di esistere, smettendo di disturbarci? No, per nulla, rimane ancora lì. Ora, state attenti, non regna più, ma rimane comunque. Non presiede, ma dovete credermi, risiede ancora. Mi seguite? Nella mia famiglia non regna più, regna Gesù Cristo. Ma rimane ancora.

Ed ecco quello che tutti noi dobbiamo comprendere: la natura peccaminosa, la natura carnale, quella che la Bibbia chiama “il vecchio uomo” (Rom 6:6) non è contento di restare lì e basta, vero? Vuole che cosa? Regnare. Non è contento di risiedere semplicemente, vuole presiedere. Vuole avere di nuovo il controllo sulla vostra e sulla mia vita ed è continuamente provocata e incoraggiata a farlo da chi? Da Satana e da tutto quello che è nel mondo ed è del mondo. E, miei cari amici, abbiamo appena identificato il fattore di opposizione. Ecco quello contro cui dobbiamo lottare, quello che è contro di noi. Manuscript Release (Manoscritti), Vol. 10, pag. 288: “Le nostre tendenze naturali” le nostre che cosa? “Le nostre tendenze naturali” dopo la caduta, sulla base di quello che è accaduto 6000 anni fa, nel Giardino dell’Eden, “Le nostre tendenze naturali, a meno che non siano corrette dallo Spirito Santo di Dio, portano in sé i semi della morte morale. La carne con tutte le sue pulsioni ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito alla carne”. Scusatemi.

Capite, non abbiamo più quello che avevano i nostri progenitori, cioè la carne santa. Che cosa avevano i nostri progenitori? La carne santa. Ovviamente, Dio li aveva fatti santi. E avevano appetiti e passioni che erano naturalmente in perfetta armonia con la santa legge di Dio. E avevano facoltà superiori che erano pienamente sottomesse alla santa legge di Dio, e perfettamente in controllo di quegli appetiti e passioni naturali, perciò non avevano alcuna inclinazione al male avendo sempre il controllo ed essendo conformi (alla volontà di Dio). Ma quando l’uomo peccò, tutto cambiò. Ora, la sua natura inferiore non è santa. E’ pervertita, è contaminata e deturpata dall’egoismo. Ci siamo tutti su questo? E anche se quella natura, dopo la conversione, non regna più, quella natura che cosa fa ancora? Rimane lì, ed ecco perché dobbiamo stare in guardia, sempre in guardia.

Pietro, in 1 Pietro 2:11, ci esorta: “Carissimi, vi esorto…” Sentite l’ansia e la sincerità nella sua voce? “Carissimi, vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi…” da che cosa? “… dai desideri della carne che guerreggiano contro l’anima”. Sta parlando ai cristiani rinati, no? Sa che hanno ancora, che cosa? Desideri carnali. Perché la carne ha sempre desideri contrari allo Spirito, anche nei cristiani rinati. E quindi li esorta con tutto il cuore: Per favore “astenetevi dai desideri della carne che…” fanno cosa? “… guerreggiano contro l’anima”. Capite, è il desiderio del vecchio uomo e dei suoi alleati, il regno delle tenebre, di detronizzare Gesù Cristo, di fare guerra contro la nostra esperienza spirituale, per riguadagnare il controllo nella nostra vita. Dobbiamo stare sempre in guardia.

Ora, questo desiderio, questo desiderio carnale dal quale dobbiamo astenerci, che cosa include? E per favore cercate di capire il senso generico e ampio di questa parola. Lo Spirito di Profezia ci aiuta a farlo. Review and Herald, 28 luglio 1891: “Questo desiderio non dev’essere compreso come riferito semplicemente alla licenziosità, ma a…” che cosa? “… a tutti i desideri illegittimi, all’ambizione, alla brama di potere, al desiderio dell’elogio degli altri. Comprende tutti i desideri di un cuore egoista”. E’ abbastanza esteso, no? Abbastanza esteso. “… tutti i desideri di un cuore egoista”.

Ora, alla conversione, sì, otteniamo un cuore nuovo, una natura spirituale. Ma per favore riconoscete che abbiamo ancora una vecchia natura o carne. Abbiamo un cuore egoista con tendenze e desideri egoistici. E dobbiamo continuamente stare in guardia rispetto ad essi. Testimonies (Testimonianze), Vol. 5, pag. 397: “Bisogna condurre una continua battaglia contro l’egoismo e la corruzione del cuore umano”. Capite, abbiamo due cuori, abbiamo due nature. Solo una può regnare, l’altra rimane. E quindi, da che cosa il cristiano deve stare costantemente in guardia e contro cui lottare? Testimonies (Testimonianze), Vol. 5, pag. 397: “Bisogna condurre una continua battaglia contro l’egoismo e la corruzione del cuore umano”. Qui c’è un’altra frase, Manuscript Release (Manoscritti), Vol. 21, 158: “Il popolo di Dio deve sospettare della propria natura inferiore”. Non fidatevi, gente. “Il popolo di Dio deve sospettare della propria natura inferiore. Deve guerreggiare contro i desideri della carne. Il cuore malvagio e incredulo lotta costantemente contro gli scopi di Dio, tentando le anime che sono schierate con Cristo verso sentieri vietati”.

Capite, amici miei cari, nell’esperienza cristiana il principale fattore di opposizione, il nemico numero uno con cui dobbiamo lottare che cos’è? La nostra natura egoista, l’ego. Che cos’è? L’ego! Oh per favore, rendetevi conto di questo. Vedete, gran parte dei cristiani pensa che il nemico numero uno sia Satana. E sì, Satana è un nemico formidabile, ma per favore capite che il nemico che dobbiamo temere di più è quello che risiede nel nostro accampamento. E’ il vecchio uomo che rimane ancora, e che è per natura alleato e in perfetta armonia con Satana e con il regno delle tenebre. Ed è, a proposito, ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato (Ger 17:9). Ed è davvero bravo a mascherarsi e a farvi pensare che a cedergli non ci sia nulla di sbagliato, che vada tutto bene. Per favore, state attenti, siate sospettosi. Mi piace quello che dice qui lo Spirito di Profezia: “Il popolo di Dio deve sospettare della propria natura inferiore”. Siate molto, molto diffidenti dei desideri che nascono dal vostro cuore, dal vostro cuore egoista.

Ora, quest’affermazione riassume benissimo quello che abbiamo appena condiviso, e voglio leggervela. Si trova negli Atti degli Apostoli, pag. 476-477: “Ma siccome quest’esperienza è la sua…” pausa. Nel contesto, quest’esperienza si riferisce alla conversione, ok? A quel pellegrinaggio ai piedi della croce dove riceviamo un cuore nuovo. “Siccome quest’esperienza è la sua, il cristiano non deve incrociare le braccia, contento di quello che è stato compiuto per lui”. Perché? “Colui che ha deciso di entrare nel regno spirituale troverà che tutti i poteri e le passioni della natura non rigenerata…”, Di che cosa stiamo parlando? Della carne. “… che tutti i poteri e le passioni di natura non rigenerata, sostenuti dalle forze del regno delle tenebre…”, Chi sono? Satana e il suo esercito, “… sono schierati contro di lui”. Wow, mica male come fattore d’opposizione cari amici! Coloro che sono convertiti, che cosa troveranno? Troveranno che il vecchio uomo, alleato al regno delle tenebre, sarà loro avversario, schierato contro di loro. Chi è davvero convertito sperimenterà questo. Continuando a leggere: “Ogni giorno deve rinnovare la sua consacrazione, ogni giorno lottare con…” che cosa? “… con il male”. Ogni giorno! Ora, che cos’è questo male che deve nello specifico combattere ogni giorno? Apprezzo molto quello che segue. Ci aiuta davvero a capire contro che cosa dobbiamo andare: “Le vecchie abitudini e le tendenze ereditarie al male, lotteranno per avere il sopravvento e contro di esse egli dovrà essere sempre in guardia, lottando nella forza di Cristo per ottenere la vittoria”. Oh, miei cari amici, questo è un bel fattore di opposizione, ma, grazie a Dio, Colui che è per noi è più grande di chi è contro di noi. Ho sentito un “amen”? (Amen). Ma ci vorrà una battaglia costante nella forza di Cristo per guadagnare e mantenere la vittoria contro queste vecchie abitudini e… Che cosa? Tendenze ereditarie. Cioè il male che dobbiamo combattere ogni giorno come cristiani rinati.

Ora, lavorate con me su questo: le vecchie abitudini e le tendenze ereditarie. Alla luce del fatto che è questo che i cristiani rinati devono superare e che si oppone ad essi, ogni giorno dopo la conversione, non riusciamo a capire che un cristiano potrebbe avere un fattore di opposizione significativamente più intenso rispetto ad un altro da combattere? Lo capite? Se si tratta di vecchie abitudini e tendenze ereditarie, vedete che uno potrebbe avere un “vecchio uomo” decisamente più potente da sconfiggere rispetto ad un altro?

Lasciate che vi spieghi. Prendiamo Jimmy, ok? Nulla di personale se abbiamo un Jimmy qui stasera, è solo un’illustrazione. Prendiamo Jimmy. Ora Jimmy è concepito da genitori atei, molto indulgenti verso se stessi. E, per la legge dell’ereditarietà, Jimmy riceve un diritto di nascita terribile. Ha una pesante tendenza al male precisamente nelle stesse aree in cui i suoi genitori l’avevano. Questo è un fattore ereditario, miei cari amici. Lo vediamo ben illustrato nel detto: “figli del crack”. Ne avete mai sentito parlare? Bambini che nascono dipendenti dal “crack” perché gli hanno ceduto? No! La madre vi ha ceduto, ma loro l’hanno ricevuto come diritto di nascita. E questo è solo un esempio evidente per quanto riguarda il campo delle dipendenze fisiche. Ma, miei cari amici, ci sono tendenze e inclinazioni molto più sottili che vengono trasmesse dalla legge dell’ereditarietà. Ora Jimmy, a causa di questa legge dell’ereditarietà, è stato terribilmente svantaggiato fin dal giorno della nascita. In realtà, dal momento della sua concezione, potremmo dire.

Ora generalmente, seguite… Solitamente gli stessi genitori atei, che hanno terribilmente svantaggiato Jimmy per la legge dell’ereditarietà, gli provocano un ulteriore svantaggiato non dandogli un’educazione cristiana, giusto? Tipico. Quindi, il povero piccolo Jimmy è, sapete… la mamma non vuole che qualcosa la deprivi del tempo per se stessa, quindi che cosa fa? Compra una grossa TV e mette Jimmy davanti ad essa, lasciandogli guardare qualsiasi cosa. E il nemico si diverte immensamente programmando la sua piccola mente impressionabile con ogni genere di spazzatura. (AH284.2) Quando Jimmy diventa un po’ più grande, esce, va in giro, e ha il permesso di giocare con chi vuole, e impara tutte le cattive abitudini dagli amici senza Dio e così quelle tendenze ereditate diventano tendenze coltivate, e impara un sacco di nuovi modi di fare sbagliati e abitudini derivanti dal suo stile di vita. Capite che quando Jimmy arriva ai piedi della croce… E, a proposito, la grazia di Dio basta anche per salvare tutti i Jimmy (2 Cor 12:9). Sì! Capite, però, che quando Jimmy arriva ai piedi della croce, avrà un fattore di opposizione di gran lunga più intenso contro cui lottare da quel giorno in poi, rispetto a Johnny.

Ora, chi è Johnny? Beh, Johnny è stato concepito da genitori devoti, genitori che hanno vinto il nemico. E, per la legge dell’ereditarietà, Johnny ha ricevuto alla nascita un grosso vantaggio. Ora, per favore, non andate troppo in là, non mi fraintendete. Sto forse dicendo che se “scegliamo bene i genitori” possiamo nascere senza inclinazioni o tendenze a peccare? Oh, no, miei cari amici, nessuno “nasce ri-nato”. Sì, possiamo avere degli enormi vantaggi, un’inclinazione molto meno radicale verso il male, se veniamo concepiti da genitori devoti. Ma tutti noi… Quanti di noi? Tutti noi abbiamo un’inclinazione al male, una forza alla quale, senza aiuto, non possiamo resistere. Osservate come lo Spirito di Profezia ce lo dice chiaramente. In cima a pagina 46, Principi di Educazione Cristiana, pagina 18: “Il risultato di aver mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male si manifesta nell’esperienza di ogni uomo”. Questo include i “Jimmy”, vero? E i “Johnny”. “Il risultato di aver mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male si manifesta nell’esperienza di ogni uomo. C’è nella natura umana un’inclinazione al male, una forza alla quale noi, se non aiutati, non possiamo resistere”. Quindi anche i “Johnny” hanno che cosa? “Un’inclinazione al male, una forza alla quale, se non aiutati, non possono resistere”.

Ma ascoltatemi, seguite: Tutti noi, in qualità di discendenti di Adamo, che ha mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male, avremo inevitabilmente un’inclinazione verso il male.  Ma che cosa determina quanto è radicale l’inclinazione? Che cosa determina verso quale tipo particolare di male tendiamo? Dipende dai nostri parenti più stretti. “che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino…” a quando? “… alla terza e alla quarta generazione” (Esodo 20:5). Ecco qui. Ecco che cosa determina il tipo peculiare d’inclinazione verso il male che tutti noi riceviamo in eredità. Sono i nostri familiari più stretti.

E, a proposito, è importante da considerare? Lo è? Oh, miei cari amici… Testimonies (Testimonianze), Vol. 4, pag. 439: “Farete bene a ricordare le tendenze del carattere che si trasmettono di padre in figlio. Meditate seriamente su queste cose e poi, nel timore di Dio, indossate l’armatura per combattere le tendenze ereditarie nel conflitto della vita, non imitando alcuno che non sia il Modello divino. Dovete lavorare con perseveranza, costanza e zelo, se volete vincere. Dovrete conquistare voi stessi”. Chi dovete conquistare? Voi stessi! “… e sarà la battaglia più dura di tutte. Un’opposizione determinata ai vostri modi di fare e abitudini sbagliate vi assicurerà vittorie preziose e durature”.

Ma, miei cari amici, sarà una battaglia. Soprattutto sarà una battaglia per chi? Per i “Jimmy”. Ora, Johnny, ritorniamo a Johnny, non abbiamo finito con lui. Gli stessi genitori devoti che l’avevano avvantaggiato per la legge dell’ereditarietà, tipicamente, lo avvantaggeranno ulteriormente esercitando una disciplina cristiana mentre lo crescono. Giusto? Sì. Con giudizio e coscienza proteggeranno la sua giovane mente impressionabile dalle cattive influenze. Non lo faranno crescere davanti alla televisione. Ma gli racconteranno le preziose storie della Parola di Dio, e dell’amore di Gesù. E lo proteggeranno dall’influenza negativa delle cattive amicizie. Controlleranno attentamente con chi va in giro, perché capiscono il potere dell’influenza che i suoi coetanei avranno su di lui. Lo condurranno, già da molto piccolo, ai piedi della croce ed egli sperimenterà una genuina conversione. Ora, potete capire che Johnny avrà un fattore di opposizione molto meno formidabile da gestire per quanto riguarda le vecchie abitudini e le tendenze ereditarie, rispetto a Jimmy. Lo capite, vero?

Ora, miei cari amici, perché abbiamo sviluppato questo discorso? Beh, per varie ragioni: Prima di tutto, per favore cercate di capire che dobbiamo prendere in considerazione queste cose quando ci relazioniamo con gli altri. Voglio ripeterlo. Dobbiamo prendere in considerazione queste cose quando che cosa? Ci relazioniamo con gli altri. Capite, ciò che è davvero, davvero impegnativo per Johnny è essere paziente con Jimmy. Perché? Perché non ha idea di cosa stia passando. Avete sentito quello che vi ho detto? E, a proposito, sapete che cosa rappresenta davvero una sfida? Quando qualcuno che si trova ad un estremo della classifica dei Johnny sposa qualcuno che si trova all’estremo della classifica dei Jimmy. E’ davvero una sfida, e succede. Dio prende in considerazione queste cose quando si relaziona con noi? Lo fa? Assolutamente sì, miei cari amici, assolutamente sì.

Ora per favore, non fraintendetemi. Dio dice forse a Jimmy: “Sai, sei così tanto svantaggiato che, sai che ti dico?… Chiuderò un occhio su questo. Passerò sopra a questa tua indulgenza verso te stesso. Andremo avanti e ti permetterò di cedere a quello”. E’ questo che sto dicendo? No, assolutamente no! Ma sto dicendo, miei cari amici, “Dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata”. (Rom 5:20) Ho sentito un “amen”? (Amen). I “Jimmy” si facciano coraggio! Non importa quanto tu sia svantaggiato a causa delle tendenze verso il male che hai ereditato e coltivato, la Sua grazia sarà sufficiente! Ascoltate questa meravigliosa promessa. Voglio condividerla con i “Jimmy”. E ce ne potrebbero essere alcuni qui stasera. Alla fine di pagina 45, La Speranza dell’Uomo, pagina 333: “Gli angeli della gloria che contemplano continuamente il viso del nostro Padre nel cielo, compiono con gioia il loro servizio in favore dei più deboli. Anime tremanti, che hanno grossi difetti di carattere “sono…” che cosa? “oggetto della loro cura speciale. Gli angeli sono sempre presenti dove c’è più bisogno, vicino a coloro che combattono le più dure battaglie e vivono nell’ambiente più difficile. Il vero discepolo di Cristo collaborerà a quell’opera”. Avete sentito, Johnny? Dobbiamo essere super pazienti con i Jimmy. Ho sentito un “amen”? (Amen).

Ora, velocemente, sia che siate Jimmy o Johnny, O qualcosa fra questi due, e capite cosa abbiamo appena fatto… Abbiamo spiegato casi estremi.  La maggioranza di noi è in qualche posizione in mezzo, tra quei due estremi, vero? Alcuni di noi potrebbero essere proprio nel mezzo, alcuni di noi tendono ad essere verso la posizione di Jimmy, altri tendono ad essere più dalla parte di Johnny. Ma sia che siate Johnny o Jimmy o da qualche parte nel mezzo, per quanto tempo dovrete combattere il fattore di opposizione chiamato carne? Per quanto tempo? Fino alla morte o alla glorificazione, dipende da quale arriva per prima. Oh, cari amici, lasciate che lo sottolinei bene, per favore cercate di capirlo. Dovremo combattere con il fattore di opposizione chiamato carne, con il vecchio uomo, fino alla morte o alla glorificazione, dipende da quale arriverà per prima. Capite, ascoltatemi.

Voglio fare un’affermazione radicale, ma insisto nel dire che è vera. Perché dobbiamo combattere sempre con il vecchio uomo? Con la natura carnale? Perché il vecchio uomo non si converte mai. Avete sentito che cosa ho appena detto? Il vecchio uomo che cosa…? Non si converte mai. Ecco il motivo per cui dobbiamo morire ogni giorno a lui (1 Cor 15:31). Dovete sconfiggerlo fino a che “in un batter d’occhio” (1 Cor 15:52) non sarà finalmente sradicato, e avrete una carne santificata. Vedete, amici miei, non esiste una cosa chiamata “carne santificata” da questa parte della glorificazione. Ecco perché voi ed io dobbiamo crocifiggere la carne con le sue passioni e desideri ogni singolo giorno. Ho sentito un “amen”? (Amen). Se potesse convertirsi, non dovreste farlo. Ma non si convertirà mai! Questa dimensione della vostra natura è incorreggibilmente opposta, incorreggibilmente opposta alla volontà e alla sovranità di Dio. Ecco perché dovete vincerla ogni singolo giorno della vostra vita. Ho sentito un “amen”? (Amen). Lo capite?

Notate che questa battaglia è in atto ed è continua.

Testimonies (Testimonianze), Vol. 4, pag. 439: “Indossate l’armatura per un conflitto che dura tutta la vita con le tendenze ereditarie…”. Per quanto tempo? Tutta la vita.

Testimonies (Testimonianze), Vol. 2, pag. 479: “La guerra costante contro la mente carnale deve andare avanti…”. Che tipo di guerra? Una guerra costante.

Testitmonies (Testimonianze), Vol. 3, pag. 537, sentite questa: “Dio plasma il cuore in qualcosa che sia più simile a Lui. E nonostante questo l’ego strepita per avere la meglio”.

Wow, sapete che il ragionamento umano direbbe: “Beh, se Dio, sapete, sta plasmando il mio cuore in qualcosa di più simile a Lui, allora avrò sempre meno opposizione fino a che, alla fine, sarò così santificato da non averne più del tutto”. La mente umana non vi direbbe così? Miei cari amici, non fidatevi del ragionamento umano. Sì, Dio sta plasmando il vostro cuore nuovo, la vostra nuova natura sempre più a Sua somiglianza, ma avete ancora che cosa? Questa vecchia natura, che non si convertirà mai e vi si opporrà sempre. Ecco perché anche se “Dio sta plasmando il cuore in qualcosa di più simile a Lui, l’ego strepita” come? “costantemente per avere la meglio”. Lo sapete per esperienza personale, se siete davvero nati di nuovo, e se state combattendo il buon combattimento della fede.

Eccone un’altra: Gli Uomini che Vinsero l’impero, pag. 355: “I suoi figli… devono portare avanti una continua battaglia contro il proprio io”. Quale parola si sente ancora? Continua, continua, continua.

Eccone un’altra, Review and Herald, 30 maggio 1882: “Dobbiamo lottare ogni giorno contro il male esteriore e…” cos’altro? “… il peccato interiore”. “Dobbiamo combattere contro il male esteriore” sì, e contro cos’altro? “… il peccato interiore”.

Che cos’è il peccato interiore? Il Peccato con la P maiuscola, la natura peccatrice, la natura egoistica. Anche se non regna più, cosa fa ancora? Rimane. Ma non si accontenta solo di rimanere, quindi dobbiamo lottare ogni giorno contro il peccato interiore perché cerca continuamente di riprendere il trono, di riprendere il trono.

Ora, eccone una citazione che apprezzo particolarmente perché non solo specifica l’inizio della battaglia, ma mette in risalto il finale, chiarendo tutta la durata. Ascoltate attentamente: Review and Herald, 29 novembre 1887: “Dalla croce alla…” che cosa? “… corona”, linguaggio simbolico. Ci torneremo e lo spiegherò. “Dalla croce alla corona c’è un duro lavoro da fare. C’è la lotta contro il peccato innato, la guerra contro il male esteriore. La vita cristiana è una battaglia e una marcia. Andiamo avanti perché stiamo lottando per una corona immortale”. Oh, capite il quadro generale? Qual è la durata della battaglia? Quando inizia? Sulla croce. Che cosa simboleggia? La conversione (UVI 153). Ecco di che cosa stavamo parlando ieri sera o ieri. Quando siamo spinti dalla legge e attirati dall’Agnello, e gridiamo “O Dio, crea in me un cuore nuovo e rinnova in me uno spirito saldo” (Salmo 51:10). Ecco quando ci convertiamo, ecco quando rinasciamo. E ecco quando la battaglia, che cosa? Inizia, cari voi! Sapete, così tante persone pensano che quando si convertono la battaglia finisce. Assolutamente no! La battaglia inizia soltanto quando vi convertite, la battaglia spirituale la battaglia per governare la mente. Non potete combattere quella battaglia a meno che non abbiate una mente nuova.

E quella battaglia continua fino a quando? Dalla croce fino a che cosa? … alla corona. Che cos’è la corona? La corona dell’immortalità, la corona dell’incorruttibilità. Quando riceviamo “In un attimo, in un batter d’occhio” che cosa? “… l’ultima tromba” (1 Cor 15:52). Ho sentito un “amen”? (Amen). Dalla croce alla corona si lotta con cosa? Con il peccato innato.

Ora, che cos’è il peccato innato nel mondo? Historical Sketches, pag. 138: “L’egoismo è connaturato al nostro essere. Ci arriva come eredità”. Ecco il peccato innato. Ed è questa natura egoistica contro la quale dobbiamo combattere per tutta la durata della nostra vita cristiana. Ora, se vi sembra scoraggiante, per favore, dobbiamo tornare indietro e riconsiderare come possiamo non solo combattere e vincere, ma ricevere benedizioni nel farlo. E insisto nel dire che c’è una benedizione nel combattere e vincere il buon combattimento (1 Tim 6:12) contro questo fattore di opposizione chiamato carne. Ma alziamoci per una preghiera, e poi dopo una piccola pausa, continueremo il nostro studio.

Padre nei cieli, Ti ringrazio tanto per averci aiutato a capire meglio che cosa si oppone a noi mentre camminiamo verso la meta e cerchiamo di collaborare con lo Spirito Santo per essere trasformati di gloria in gloria mediante il rinnovamento delle nostre menti. C’è un fattore di opposizione chiamato carne, che si oppone ad ogni passo che facciamo sulla nostra strada. La carne continua ad avere desideri che vanno contro la nostra natura spirituale. Ma, Signore, insegnaci, per favore, non solo a superarla, ma aiutaci a imparare che facendo così, riceviamo una benedizione stupenda. Ed ecco perché hai permesso che rimanesse questo fattore, ed ecco perché ci doni la grazia necessaria a evitare che abbia la meglio. Aiutaci a capire queste cose mentre continuiamo il nostro studio. Questa è la nostra preghiera nel nome di Gesù. Amen.

Grazie, cari amici.